L’Aquila. “A furia di giocare con i colori e fare politica per conto della Meloni, Marsilio ha incastrato l’Abruzzo in una zona rossa che sta provocando milioni di danni all’economia e alle famiglie”, durissimo il centrosinistra in Consiglio regionale a fronte delle dichiarazioni del Presidente sull’uscita della regione dallo status di zona rossa.
“Un pasticcio che deriva dalla superficialità con cui il centrodestra governa la Regione – riprendono i consiglieri di Pd, Legnini presidente, Gruppo misto e Abruzzo in comune – Dopo aver per settimane minimizzato la situazione, trovatosi di fronte alla debacle di tutto il sistema di tracciamento e assistenza territoriale a cui sono mancati governance e controllo, anziché risolvere, Marsilio ha fatto di tutto perché l’Abruzzo entrasse in zona rossa, ben conoscendo anche i termini temporali della richiesta, in quanto espressi nel DPCM del 3 novembre. Giustificò la foga della richiesta con la “certezza”, evidentemente solo sua, che presto tutta l’Italia sarebbe stata zona rossa. Così non è stato e una volta ottenuto il risultato, ora succede che l’Abruzzo, dove i dati sono sicuramente migliori di altre regioni, è l’unica regione rimasta in zona rossa. E anziché riconoscere l’irruenza della prima richiesta, che lo ha visto esprimersi su tante testate nazionali, Marsilio che fa? Cercando di perorare la riapertura degli impianti sciistici, si rende conto dello scontento della comunità ferma da giorni per via della sua ordinanza e cerca di scaricare nuovamente sul governo le responsabilità di una scelta che è stata invece fatta esclusivamente da lui. Lo ha fatto chiedendo ai ministri Boccia e Speranza e alla Conferenza delle Regioni, una ridefinizione dei parametri di fascia, questo per uscire in tempo per Natale dalla situazione in cui ci ha infilati.
“Nel frattempo – conclude l’opposizione di centrosinistra – le attività sono tutte chiuse, salvo quelle di prima necessità; le scuole sono solo a distanza, dalla seconda media in poi; smart working e un comparto economico, quello turistico e commerciale, ridotto in ginocchio, anche perché ancora in attesa delle risorse a fondo perduto promesse dalla Regione. Marsilio dovrebbe pensare a una sola cosa finché è presidente della Regione Abruzzo: governare”.