L’Aquila. L’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, nell’ambito dell’avviso pubblico per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha finanziato il progetto dal titolo “CON VOI” assegnando 791.500 euro che interesserà 55 comuni della provincia dell’Aquila: ad attuarlo saranno i due Ambiti Distrettuali Sociali n. 5 “Montagna Aquilana”, con il ruolo di capofila, e n. 6 “Sangrino”, insieme a un ampio partenariato composto da 16 Enti del Terzo Settore, con l’obiettivo “di rafforzare l’offerta educativa, sociale e culturale rivolta ai bambini e ai ragazzi dei comuni delle aree interne”.
Lo rende noto la presidente dell’Unione Comuni “Montagna Aquilana”, Deborah Visconti, la quale annuncia l’avvio di un articolato piano di interventi socio-educativi e formativi che interesserà un vasto territorio, soprattutto montano, “che quindi ha ancora più bisogno di attenzioni verso le categorie più fragili, a tale proposito, i bambini e le loro famiglie, anche con riferimento alla formazione dei neo genitori”.
Il progetto “CON VOI” nasce da un processo di co-progettazione partecipata, che ha coinvolto operatori sociali, insegnanti, amministratori e famiglie, con l’obiettivo di rispondere in modo concreto ai bisogni educativi emergenti dei giovani e delle famiglie che abitano le aree interne.
“Siamo da tempo in prima linea sul contrasto di queste gravi problematiche con un approccio che prevede il gioco di squadra tra i vari attori sul campo – spiega ancora Visconti –. Non a caso, questo intervento rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra Enti Pubblici e Terzo Settore, capace di generare un impatto positivo e duraturo attraverso la valorizzazione delle risorse locali e la costruzione di una rete educativa integrata. L’aggiudicazione ci permette di portare avanti attività e misure che già abbiamo attivato in territori molto particolari che hanno bisogno di attenzioni vere nei confronti di situazioni di sofferenza che coinvolgono bambini e ragazzi alle prese con situazioni difficili”.
Il piano si articola in nove linee di intervento: è prevista la realizzazione di laboratori mensili per bambini di 2-3 e 4-5 anni per stimolare l’apprendimento; interventi domiciliari per neogenitori nei primi 1.000 giorni di vita del bambino; spazi aggregativi pomeridiani e centri estivi in aree periferiche; attività ludico-sportive; supporto compiti e service learning. Ed ancora: sportelli itineranti di ascolto psicologico nelle scuole dell’infanzia e primaria; spazi studio itineranti con tutor dell’apprendimento; sportelli “lavoro” itineranti; corsi di formazione con qualifica, tirocini, bilancio di competenze e potenziamento delle soft skills. Inoltre, attività di tinkering e laboratori scientifici nelle scuole, laboratori creativi, sportivi e artistici per stimolare il protagonismo giovanile e la partecipazione attiva.
“La filosofia che guida il progetto si fonda sulla convinzione che nessun intervento educativo o formativo possa essere isolato dal contesto in cui opera. Al contrario, è necessario che ogni azione si integri armonicamente con il lavoro svolto dai servizi territoriali, generando un impatto positivo e duraturo sulla comunità e, in particolare, sulla popolazione giovanile – spiegano gli operatori –. Attraverso il coinvolgimento attivo degli attori locali e la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio, il progetto mira a creare sinergie significative che favoriscano il benessere e la crescita sana dei giovani, restituendo fiducia e creando opportunità per il loro futuro”.