L’Aquila. La Regione Abruzzo è pronta a compiere un ulteriore passo verso la sanità partecipata, definendo con un apposito provvedimento il contesto di azione, le modalità di coinvolgimento delle associazioni e l’individuazione di un referente istituzionale stabile per la partecipazione civica in ambito sanitario.
Il percorso è stato al centro dell’incontro “La sanità partecipata nella Regione Abruzzo”, promosso dal Laboratorio di Patient Advocacy (PAL) di ALTEMS – Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Aree interne, Comuni montani e Isole minori, ospitato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila e con il contributo non condizionato di Abbott.
I lavori sono stati introdotti da Teresa Petrangolini, direttrice del Patient Advocacy Lab, che ha illustrato il modello della sanità partecipata come strumento strutturale di sostenibilità del sistema sanitario, richiamando il principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione e l’importanza di costruire sedi stabili di confronto tra istituzioni e associazioni.
Al centro del confronto, il modello di “Sanità Partecipata” che la Regione intende strutturare attraverso un Participation Act regionale, fondato su una cabina di regia, gruppi di lavoro per aree patologiche e momenti codificati di interlocuzione tra amministrazione e mondo associativo.
Il primo progetto pilota individuato riguarda il diabete, con l’obiettivo di garantire equità di accesso alle cure e alle tecnologie, in un territorio caratterizzato da rilevanti criticità orografiche e demografiche.
Al tavolo di confronto, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione regionale e delle Aziende sanitarie, sono intervenute numerose associazioni civiche e di tutela dei pazienti: ANED (Associazione nazionale emodializzati), Associazione Progetto Noemi Odv ETS, Movimento Parkinsieme, ANIAD e AISM. Nel corso dei lavori hanno portato il loro contributo, tra gli altri, Andrea Sciarretta, Marina Stoppani e Paola Vento.
L’assessore regionale alla Salute Nicoletta Veri ha confermato l’impegno della Regione Abruzzo a rafforzare il coinvolgimento strutturato delle associazioni nei processi di programmazione sanitaria.
Ampio spazio è stato dedicato anche al confronto clinico-scientifico, con gli interventi di Antonella Zugaro, diabetologa del presidio ospedaliero dell’Aquila, Carmelo D’Arrigo, presidente ANIAD, Maria Pompea Antonia Baldassarre, presidente regionale SID, Marianna Cianciarulo, presidente regionale AISM, Anita Minnucci, presidente regionale AMD Abruzzo, Gloria Formoso, direttrice dell’Uoc di Endocrinologia e Malattie metaboliche della Asl di Pescara, e Valeria Montani, direttore U.O.C. Malattie Endocrine e Diabetologia della Asl di Teramo.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche Maurizio Di Giosia, direttore generale della Asl di Teramo, che ha richiamato il percorso già avviato a livello aziendale sul fronte della sanità partecipata, sottolineando il valore del coinvolgimento strutturato di cittadini e associazioni e il ruolo strategico della telemedicina come strumento di presa in carico e prossimità dei servizi.
Particolarmente rilevante l’intervento del direttore generale della Asl Avezzano- Sulmona- L’Aquila, Paolo Costanzi, che ha rimarcato il valore della partecipazione come elemento strutturale della governance sanitaria. “La mia porta sarà sempre aperta”, ha dichiarato Costanzi, ribadendo la disponibilità a un confronto continuo e trasparente con associazioni e cittadini.
A chiudere i lavori l’intervento di Americo Cicchetti, commissario straordinario di AGENAS, che ha indicato l’Abruzzo come un contesto emblematico per affrontare le sfide dell’equità e dell’accesso alle cure, in particolare nelle aree interne.


