L’Aquila. Mancano solo gli ultimi dettagli e poi ci sarà l’ufficialità riguardo la candidatura a presidente della regione Abruzzo di Giovanni Legnini. L’ex vicepresidente del Csm, infatti, è da settimane nell’orbita di un progetto civico che, stando ai rumors degli ultimi tempi, il prossimo 10 febbraio dovrebbe presentare nove liste.
L’impronta di queste ultime, come detto, sarà di carattere prevalentemente civico, ma, a supportare Legnini ci sarà l’intero centrosinistra, desideroso di riprendere le redini della regione dopo l’abbandono forzato di Luciano D’Alfonso. Come è ben noto, dalle scorse politiche del 4 marzo il Pd ne è uscito a pezzi ma, quando si parla di regionali nulla è scontato.
Di base, infatti, pur essendo il partito che ha perso più appeal e, quindi, in qualche modo credibilità, resta da fare una valutazione circa la realtà che lo circonda. Il M5S presenterà una sola lista, capitanata da Sara Marcozzi, ma il vero nodo da sciogliere è quello legato ai movimenti della coalizione di centrodestra che, senza timore di esagerare, è concretamente spaccata al suo interno.
Affidare il candidato presidente a Fratelli d’Italia è una scelta che non è mai stata del tutto digerita, con Forza Italia e Lega a rivendicare la propria posizione all’interno delle dinamiche regionali e ben decise a mettere il veto su tutti i nomi che non piacciono ai vertici dei partiti. Bocciati tutti i candidati fin’ora proposti, quindi. Gli azzurri e i supporters del Carroccio sono ai ferri corti e lo scontro tra Berlusconi e Salvini non devolve a favore della tranquillità nella coalizione.
In tutto questo c’è chi sostiene che il civico Fabrizio Di Stefano possa togliere voti al cdx e che l’eventuale civismo guidato da Legnini vada a sottrarre al M5S quei voti dei cittadini di sinistra indecisi o contro le politiche messe in atto dal governo D’Alfonso (a livello regionale) e dell’ex vicepremier Renzi (a livello nazionale). Questi due fattori, di fatto, indebolirebbero i grillini e la coalizione di destra favorendo, però, Legnni e la coalizione di csx. Quindi, come qualcuno tiene a precisare, nulla è come sembra e nulla è scontato.