L’Aquila.“Giovanni Legnini ha espresso la volontà di incontrare in via prioritaria, per la sua prima uscita pubblica nel nostro territorio, i sindaci del Cratere del 2009, per discutere con loro delle problematiche relative alla ricostruzione. Se anche gli altri candidati presidente dovessero mostrare la stessa sensibilità e volessero chiedere o organizzare un incontro, sarebbero liberi di farlo”
E’ quanto afferma il sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, coordinatore dei sindaci delle aree omogenee, in risposta a quanto dichiarato ieri, in una nota, dal sindaco di Navelli Paolo Federico. L’incontro tra Legnini e i sindaci è in programma oggi, giovedì 17 gennaio, alle 17:30, a Fossa. “Federico mi accusa di essere parziale e di voler sfruttare il mio ruolo per fini elettorali” dichiara Di Paolo “Nulla di più falso.
Giovanni Legnini, per la cui candidatura, lo ricordo, hanno firmato un appello 162 sindaci abruzzesi, aveva manifestato la volontà di fissare un incontro con i primi cittadini dei comuni del Cratere 2009 per riprendere il filo di un discorso interrotto nell’autunno del 2014, quando si dimise da sottosegretario al ministero dell’Ecomomia con delega al Cipe e alla ricostruzione per andare a rivestire la carica di vice presidente del Csm.
A quel punto, ho scritto un’e-mail a tutti i 56 sindaci del Cratere, per avvisarli, agendo a titolo personale e non come come coordinatore delle aree omogenee. Se anche gli altri candidati presidente vorranno fare altrettanto, sono liberi di agire di conseguenza”. “Il sindaco di Navelli” osserva Di Paolo “mi invita a dimettermi o a auto sospendermi da coordinatore delle aree omogenee. Vorrei fargli presente, tuttavia, che alle elezioni regionali del 2014 si candidarono l’allora coordinatore delle aree omogenee Emilio Nusca e il vice coordinatore Sandro Ciacchi – quest’ultimo, peraltro, nelle fila del centrodestra – e nessuno dei due si dimise o si auto sospese”.
“Federico” continua Di Paolo “parla di ‘questioni lasciate insolute dal centrosinistra’ inerenti la ricostruzione. Vorrei sommessamente ricordargli che se in questi anni la ricostruzione, pubblica e privata, è potuta andare avanti, all’Aquila come in tutti gli altri comuni del Cratere, dunque anche a Navelli, è stato grazie ai 5,1 miliardi di euro inseriti nella legge di Stabilità del 2014. Risorse ottenute attraverso un lavoro straordinario svolto da Legnini proprio insieme a noi sindaci e agli altri amministratori locali e ai rappresentanti istituzionali del territorio”.
“Quanto alla questione della restituzione delle tasse sospese” continua Di Paolo “Federico prende un abbaglio, scambiando la data della notifica della procedura di infrazione per l’infrazione stessa, la cui responsabilità, invece, ricade interamente sul governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi, che non notificò a Bruxelles le misure degli sgravi fiscali tramite la propria rappresentanza permanente presso l’Unione Europea. Una verità ormai acclarata, che Federico e il centrodestra aquilano fingono di non sapere per pura faziosità”.
“E sempre a proposito di tasse” prosegue Di Paolo “non mi pare di aver mai visto Paolo Federico in uno dei tavoli convocati dalla Regione per approfondire l’argomento e studiare le possibili soluzioni. Le assenze del sindaco di Navelli sono facilmente riscontrabili attraverso la consultazione dei verbali delle sedute”.
“Federico” dichiara infine Di Paolo “solleva questioni di opportunità politica e attacca a testa bassa il centrosinistra, sia quello nazionale che quello locale, dimenticando che la sua nomina a commissario della comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli fu voluta e avallata, a suo tempo, da una giunta regionale di centrosinistra, quella di Luciano D’Alfonso”.