L’Aquila. “Leggo su Il Centro che anche il coordinatore della Lega si schiera per confermare la data del 10 febbraio per le elezioni regionali. Dato che M5S e Lega vogliono capitalizzare il consenso che gli accreditano i sondaggi, il governo non applica l’articolo 7 della legge 111 del 2011 che prevede di accorpare le elezioni in una sola data”.
Esordisce con queste parole Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se ed ex-consigliere della regione Abruzzo.
“Questa operazione partitocratica costerà agli abruzzesi come minimo 6 milioni di euro che potrebbero essere risparmiati votando a maggio con le europee. È ridicola l’argomentazione del centrodestra: si doveva già votare a dicembre quindi non si può rinviare. Bellachioma sostiene di averne parlato con Nazario Pagano di Forza Italia”.
“Rammento agli smemorati del centrodestra che nel 2013 e si spostarono le elezioni a maggio con le europee. Allora presidente del Consiglio Regionale era proprio Nazario Pagano che fu sostenitore accanito dell’election day, come testimonia questa intervista del 2013: https://youtu.be/70dW1Q37K70
Ricordo che allora il centrodestra chiese al ministro degli interni ancora berlusconiano Alfano di rinviare il voto. Ora chiede a Salvini il contrario”.
“Tra l’altro nel 2013 la legislatura era finita a dicembre e fu allungata fino a maggio. Invece votando a febbraio andremmo a elezioni anticipate perché la scadenza naturale della legislatura sarebbe proprio a maggio. Probabilmente al centrodestra come al M5S conviene votare a febbraio, ma non si può dire lo stesso per i cittadini abruzzesi”.
“Spero che non sia vero quanto Bellachioma attribuisce a Pagano e che in qualità di parlamentare di Forza Italia l’ex-presidente Nazario presenti immediatamente al governo un’interrogazione urgente per chiedere che applichi la legge del 2011. Comunque per rinfrescargli la memoria – a lui e a tutto il centrodestra – consiglio la visione del video”, conclude.