L’Aquila. “Il partito dei ‘pieni poteri’ e dell’improvvisazione, dopo più di 70 ore di show nel palazzo della Regione, durante il quale si è reso necessario persino l’intervento dei carabinieri, ha portato a casa quello che voleva: anche l’Abruzzo chiederà il referendum ordinato da Salvini sulla legge elettorale, che lo stesso partito di Salvini aveva votato in Parlamento”. Commenta così l’onorevole Valentina Corneli, tra le fila del MoVimento 5 Stelle, i lunghi giorni di commissione all’Emiciclo e le polemiche sul tema caldo portato avanti dalla Lega, ossia il referendum.
“Una vera e propria pantomima che ha distolto il lavoro della politica da urgenze ben più importanti, cui il Movimento 5 stelle stava cercando di dare risposta in Consiglio Regionale”, precisa la Corneli, “ma si sa: “prima Salvini”.
“Parliamo di un referendum che”, sottolinea la pentastellata, “oltre a non interessare in alcun modo le problematiche della Regione, da studiosa della Costituzione posso agevolmente preventivare sarà giudicato inammissibile dalla Corte Costituzionale. La classe politica leghista, e tutto il centro destra, dimostra ancora una volta la propria inadeguatezza e la totale mancanza di cultura democratica perpetrando”, conclude, “anche dopo il disastro combinato ad agosto, quella preoccupante tendenza a voler fare e disfare a proprio piacimento, piegando regolamenti e istituzioni ai suoi capricci e utilizzando i presidi democratici come uno strumento per soddisfare i propri interessi. Con buona pace di quelli dei cittadini, ormai suoi “ostaggi”.

