L’Aquila. “Ci chiediamo dove siano Pd e centrosinistra abruzzese mentre la litigiosa e confusionaria maggioranza del loro governo taglia i fondi per le regioni del sud”. Lo affermano il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Guerino Testa, e il segretario regionale del partito, Etelwardo Sigismondi.
“La notizia, infatti, è che la nuova bozza del governo sul riparto del recovery fund arriva come un boccone amaro da digerire per l’Abruzzo e il sud Italia, che rischiano di pagare un prezzo altissimo” spiegano Testa e Sigismondi. “La legge di bilancio appena approvata ha stanziato 50 miliardi di euro al Fondo sviluppo e coesione (dal quale si attinge anche per far quadrare i conti del recovery fund) per il periodo 2021-2027, cioè circa ben 20 miliardi in meno rispetto ai sette anni precedenti. Non solo, dunque, il Mezzogiorno subisce l’ennesima mortificazione, ma il governo Conte non ha rispettato gli accordi presi con le Regioni del sud. Evidentemente è davvero troppo chiedere all’attuale governance giallo-rossa coerenza tra quanto dichiara pubblicamente e le scelte che invece compie”.
“Così, mentre l’Abruzzo si prepara a cogliere grandi opportunità di crescita e rilancio con il recovery fund, lo Stato volta ancora le spalle alle tanto acclarate priorità quali la centralità del lavoro, la crescita occupazionale e le infrastrutture, all’interno di una visione di sviluppo del paese che salvaguardi l’omogeneità degli interventi” affermano i due esponenti di Fdi. “Del recovery fund, al Mezzogiorno sono destinati 3,8 dei 209 miliardi di euro assegnati all’Italia. Appena il 2%. Sulle grandi infrastrutture dell’asse Nord-sud le risorse economiche più importanti andranno alla linea ferroviaria Milano-Venezia, alla Verona-Brennero, alla Genova-Alpi, alla Tav, ai porti di Genova e Trieste. Le briciole, forse, ai porti del Sud. Solo qualche giorno fa, avevamo denunciato l’evidenza di come gli esponenti del Pd e del centrosinistra abruzzese arrivassero tardi e male sull’importante questione del fondo di recupero ed oggi assistiamo al loro silenzio assordante e a un immobilismo imbarazzante rispetto all’ennesimo scippo che il loro governo sta attuando sui territori. Un taglio scandaloso che giunge – occorre ricordarlo – nel momento di maggior bisogno della nostra regione e in un momento storico in cui il recovery fund rappresenta una occasione irrepetibile. Alle malefatte di questo governo non c’è mai fine, ma questa beffa è quanto di peggio si potesse temere per l’Abruzzo” concludono Testa e Sigismondi.