Pescara. I militari della Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza con sede a Pescara, a seguito di recenti missioni di volo riconducibili a finalità istituzionali, di controllo del territorio ed a tutela, come nel caso specifico, del patrimonio ambientale, hanno eseguito, nei giorni scorsi, nel comune di Pescara, un’attività di servizio nei confronti di un’azienda dedita al recupero e preparazione per il riciclaggio di rottami ferrosi nonché di demolizioni di autoveicoli fuori uso.
L’intervento posto in essere dai militari appartenenti alla Sezione Aerea della Guardia di Finanza, in uno con altri Reparti del Corpo di stanza a Pescara (Stazione Navale e Comando Gruppo-Sezione Cinofili), del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara, del personale tecnico dell’ASL e del Genio Civile Abruzzo – Sezione di Chieti, consentiva di accertare/rinvenire, all’interno della vasta area del sito in questione, rifiuti di matrice ferrosa e non, costituiti principalmente da veicoli e ciclomotori fuori uso non sottoposti alle operazioni di bonifica dei componenti pericolosi, accumulatori al piombo esausti, rifiuti costituiti da motori elettrici (R.A.E.E.), elettrodomestici fuori uso, rottami di ferro, plastica, rame, cavi elettrici triturati e non, barattoli di vernice contenenti residui pericolosi, serbatoi e bombole contenenti gas G.p.l. non opportunamente bonificate, etc..
L’attività, eseguita in stretta e produttiva sinergia tra i vari organi intervenuti, consentiva di riscontrare consistenti violazioni per il mancato rispetto della normativa in materia ambientale, sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro e, per la capillare attività di controllo posta in essere dal personale dei VVF, in materia antincendio attraverso l’applicazione di procedimenti sanzionatori in relazione agli obblighi previsti dal decreto 139/2006 e, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, dal D.Lgs 81/08.
Nel corso dell’attività, in particolare, i militari delle Fiamme Gialle riscontravano violazioni al Testo Unico Ambientale ove emergeva che l’azienda aveva effettuato attività illecita di gestione di rifiuti pericolosi e non, ingressato rifiuti da soggetti non autorizzati, effettuato attività illecita di trattamento di rifiuti costituiti da cavi in rame in assenza della prevista autorizzazione, effettuato illecito smaltimento di rifiuti di natura fangosa costituiti da olii minerali, realizzato illecitamente una discarica abusiva di rifiuti speciali e non, effettuato la gestione dei rifiuti in difformità alla Determinazione n. DPC 026/2 del 2 gennaio 2019 ed al D.Lgs. 209/2003.
Al termine del controllo veniva posta in essere la misura cautelare del sequestro preventivo dell’intero sito aziendale, avente una estensione di circa 8.400 mq, nonché di tutti i rifiuti principalmente a matrice ferrosa e non, illecitamente stoccati. Analoga misura cautelare veniva altresì applicata a 2 automezzi illecitamente utilizzati per il trasporto e conferimento di rifiuti a matrice ferrosa e non, privi di qualsiasi autorizzazione necessaria a tale attività.
Il responsabile aziendale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per aver violato la normativa ambientale vigente, D.Lgs. 152/2006 e succ. mod., cosiddetto Testo Unico Ambientale.
L’attività svolta è solo l’ultima, in ordine di tempo, di una mirata azione condotta, su tutto il territorio abruzzese, dai militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, per contrastare il fenomeno dei reati ambientali e i traffici illeciti di rifiuti ai fini della tutela del demanio e del patrimonio dello Stato, del corretto funzionamento del mercato e della concorrenza in relazione all’applicazione dei tributi statali, regionali e locali nei confronti degli operatori di settore.