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Rapine, furti, estorsioni e ricettazioni: sgominata la banda “del rame”

Alessandra Ciciotti di Alessandra Ciciotti
5 Agosto 2024
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Popoli. Eseguite misure cautelari a carico di soggetti ritenuti appartenenti ad una associazione a  delinquere dedita ai furti di rame all’interno di pale eoliche, oltre a dedicarsi a furti in  abitazione, rapina, estorsioni e ricettazioni su tutto il territorio nazionale.

 

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Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Popoli, in stretta sinergia con quelli del  Comando Provinciale di Foggia, dopo aver condotto un’indagine durata un anno e mezzo,  sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, hanno dato esecuzione a  una serie di misure cautelari a carico di soggetti ritenuti appartenenti ad un’associazione a  delinquere dedita a furti in abitazione, rapina, estorsioni e ricettazioni su tutto il territorio  nazionale, asportando automezzi e materiale ferroso (in particolare coils in acciaio e rame),  con un risultato di 7 persone destinatarie della misura cautelare degli arresti domiciliari,  2 persone con l’obbligo di dimora nel comune di residenza oltre a 3 soggetti sottoposti alla misura cautelare del divieto di esercitare professioni, imprese e uffici direttivi delle  persone giuridiche ed imprese e le attività ad essi inerenti per la durata di mesi 6.  

 

L’indagine nasceva da un furto consumato nel comune di Manoppello (PE) in danno di due  ditte a cui ignoti avevano asportato un camion e diversi coils in acciaio.  Le preliminari informazioni raccolte successivamente al fatto avevano fatto emergere – da  subito – l’esistenza di un’associazione a delinquere, organizzata in forma rudimentale nella  sua struttura, ma efficiente e idonea, con la predisposizione di basi logistiche e con  l’affidamento di ruoli specifici a ciascuno degli associati, finalizzata alla commissione di una  indeterminata serie di delitti contro il patrimonio e, in particolare, furti prevalentemente di  materiale ferroso e in rame presso aziende, cantieri e parchi eolici che venivano poi fatte  oggetto di ricettazione.  

I membri dell’organizzazione si occupavano di predisporre e organizzare tutti i mezzi e gli  strumenti necessari per rendere più agevole l’attività delittuosa programmata,  individuando i luoghi più proficui da prendere di mira, organizzare preventivi sopralluoghi  e predisponendo i mezzi più idonei al carico e scarico della refurtiva ed il successivo  allontanamento dai luoghi in cui sarebbero stati effettuati i furti. 

Nel corso delle indagini i Carabinieri sono riusciti ad individuare i membri dell’associazione  e ad accertare che gli stessi avevano consumato diversi furti di rame su pale eoliche ai  confini della Campania.  

Le indagini hanno consentito di individuare tutti i componenti del sodalizio e a  comprendere il ruolo di ognuno in seno all’organizzazione, le sue dinamiche interne, i  luoghi comuni di smaltimento della merce rubata (preventivamente ripulita), i siti  depredati, i meccanismi di reciproco sostegno.  

L’indagine ha inoltre svelato come tra i vari soggetti, vi fosse peraltro anche un meccanismo  di gestione piramidale con successiva ripartizione del denaro provento della vendita della  merce rubata quale compenso per la prestazione fornita. 

Nel corso dell’operazione sono stati attribuiti alla consorteria oltre 25 furti commessi nelle  province di Pescara, Ascoli Piceno e Foggia per un danno economico di oltre duecentomila  euro, ed individuate tre aziende dedite allo smaltimento di materiali ferrosi di Foggia e San  Severo, che fungevano da punto di ricettazione e smistamento della refurtiva. È stato  sequestrato un veicolo in uso all’associazione e recuperati oltre trentuno quintali di  materiale in rame. 

Va precisato che il procedimento penale si trova tuttora nella fase delle indagini preliminari  e che i soggetti sottoposti ad indagine non possono essere considerati responsabili sino  all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva. 

Tags: arrestiCarabinierinews
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