L’Aquila. Le case popolari non si possono vendere per ripianare i debiti delle Ater. E’ quanto afferma Pio Rapagnà, coordinatore dell’associazione sindacale ‘Mia Casa d’Abruzzo’ che ha inviato una lettera ai quattro prefetti delle città capoluogo per informarli che “al Consiglio regionale e’ stato presentato e si intende portare all’approvazione il progetto di legge n. 612/14 di iniziativa consiliare Venturoni – Sospiri” che, in sostanza, prevede la vendita degli alloggi pubblici delle Ater per destinarne il ricavato alla copertura dei debiti accumulati dalle medesime Aziende, “le quali, per costi, spese e sprechi non più sostenibili, si trovano in condizioni di grave deficit di bilancio e pre-dissesto economico-finanziario”. Il Mia Casa d’Abruzzo, ha informato i prefetti che il nuovo “Piano Casa” approvato con Decreto del Consiglio dei ministri del 12 marzo scorso, prevede, tra l’altro, la possibilità di “riscatto” della case popolari ex-Iacp e degli stessi alloggi ex-Gescal gestiti dalle attuali Ater della Regione Abruzzo, con l’obbligo di destinare i proventi delle vendite alla realizzazione di nuovi alloggi e alla manutenzione degli attuali, escludendo ogni altra destinazione degli stessi proventi, cosi’ come invece viene “arbitrariamente proposto dal progetto di legge n. 612/14 dei consiglieri Venturoni e Sospirie che pure dovrebbero conoscere le norme e le leggi vigenti. In tale contesto, il Mia Casa informa i rappresentanti territoriali del governo nazionale che la seconda Commissione consiliare permanente e’ stata convocata in seduta straordinaria dal presidente Luca Ricciuti alle ore 10,15 di domani, cioè 45 minuti prima dell’inizio della seduta del Consiglio regionale, per l’esame proprio di quel progetto di legge. I Mia Casa chiede pertanto ai 4 prefetti “un intervento congiunto e coordinato presso le istituzioni del Consiglio regionale ed i consiglieri Venturoni e Sospiri informandoli circa le ‘volontà’ espresse e decretate dal Consiglio dei ministri e dal governo in merito al ‘Piano Casa’ e all’edilizia residenziale pubblica”. Rapagnà informa, infine, che per conoscere le determinazioni che verranno assunte dalla seconda commissione e dal Consiglio regionale, una delegazione di inquilini e assegnatari sarà presente a L’Aquila domani, dalle 10 in poi, davanti alla sede del Consiglio regionale e chiederà di essere ricevuta sia dalla seconda Commissione e sia dalla Conferenza dei capigruppo del Consiglio prima dell’inizio dei lavori.