L’Aquila. Nel pomeriggio di lunedì, il servizio veterinario della ASL ha scoperto sei cuccioli di cane abbandonati in un sacchetto lungo la strada tra Collebrincioni e Aragno, nel comune di L’Aquila. I cuccioli, ritrovati in condizioni critiche di ipotermia e malnutrizione, sono stati immediatamente soccorsi dai veterinari e trasferiti nel canile sanitario per le prime cure. Attualmente, i volontari stanno cercando una balia per garantire la loro sopravvivenza.
Questo episodio rappresenta un grave segnale della continua emergenza legata al randagismo nella nostra regione e, secondo il Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari, è l’ennesima dimostrazione dell’inerzia dell’amministrazione comunale nel contrastare l’abbandono degli animali. Nonostante le misure di prevenzione previste dalla normativa, che avrebbero potuto evitare questa tragedia, queste non vengono applicate con la dovuta efficacia.
Preoccupa particolarmente la stasi riguardante la campagna di sterilizzazione dei cani privati, ferma da tempo presso il Responsabile Unico del Procedimento dell’Ufficio Ambiente. Questa situazione, a detta del Coordinamento, compromette gravemente gli sforzi delle associazioni che cercano di sensibilizzare i cittadini e promuovere una cultura di rispetto verso gli animali. L’assenza di azioni concrete non solo permette il ripetersi di episodi simili, ma contribuisce all’aggravarsi del problema del randagismo.
Il Coordinamento Regionale rinnova l’appello alle autorità competenti affinché si attivino urgentemente per sbloccare la campagna di sterilizzazione e mettere in atto un piano d’intervento sistematico contro il randagismo, che includa la microchippatura obbligatoria e la creazione di un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza.
“Gli animali abbandonati non possono più aspettare: è tempo di agire e garantire il rispetto dei loro diritti sanciti dalla legge”, conclude il Coordinamento, chiedendo alle istituzioni di passare finalmente dalle parole ai fatti.