L’Aquila. Città è in lutto per la tragica morte di Mohamed Abdelgaoui, un giovane studente universitario di 21 anni, annegato nel lago Sinizzo. La vicenda, che aveva destato apprensione, si è trasformata in un dramma confermato dalle autorità.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il giovane è stato visto in difficoltà mentre si trovava in acqua. “Non ce la faccio, non ce la faccio”, avrebbe gridato, prima che scattasse l’allerta e sul posto intervenissero i soccorritori del 118, un elicottero e le forze dell’ordine. Nonostante le immediate ricerche, il ragazzo è deceduto in un pomeriggio che, come ha sottolineato il sindaco, “doveva essere di svago”.
A nome dell’Amministrazione comunale, il sindaco Pierluigi Biondi ha espresso il “più sentito cordoglio” alla famiglia, agli amici e all’intera comunità tunisina, definendo l’accaduto “un dramma che segna la nostra comunità”. Biondi ha inoltre ringraziato i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, il personale del 118, i Carabinieri e tutte le forze impegnate nelle operazioni di recupero.
L’episodio riaccende il dolore per una tragedia simile avvenuta di recente nello stesso specchio d’acqua: la scomparsa, lo scorso giugno, di Rahmat Hussain, un giovane di origini pakistane. “Ai cari di Mohamed… va il nostro abbraccio, con rispetto e profonda vicinanza”, ha concluso il sindaco.
il 6 giugno lo stesso lago era stato già teatro di una tragedia: Rahmat Hussain, 21enne di origini pakistane, aveva perso la vita nelle acque del Sinizzo. Anche allora sulle ricerche erano impegnati sommozzatori, Vigili del Fuoco, 118, Polizia Locale e volontari, e le operazioni risultarono particolarmente complesse a causa della profondità e della vegetazione del bacino.