Vasto. Interrogatorio di garanzia, su rogatorio del Tribunale dei minori dell’Aquila, a Roma nel carcere minorile di Casal di Marmo per i due minorenni arrestati dai carabinieri di Vasto con l’accusa di concorso in riduzione in schiavitù, pornografia minorile, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti persecutori e cessione di sostanza stupefacente aggravata dalla minore età del ricevente. I due studenti, assistiti dai legali Giovani Cerella, Antonello Cerella, Sabatino Besca e Renzo Colantonio, hanno risposto alle domande del gip Federico Falzone. In particolare i Cerella, avvocati del fidanzatino della ragazza, hanno riferito che il loro assistito avrebbe dichiarato “di non averla mai costretta a fare niente senza il suo consenso; si è trattato solo di un gioco voluto dalle parti che però gli è sfuggito dalle mani”. Marco (nome di fantasia, ndr) non avrebbe negato dell’esistenza di riprese e foto “ma realizzate sempre dietro consenso, la loro era una relazione sentimentale”. Ora le dichiarazioni dei due minori saranno trasmesse a L’Aquila solo dopo la loro acquisizione dei giudici del Tribunale minorile gli avvocati difensori chiederanno la trasformazione in una misura più lieve dal carcere agli arresti domiciliari.
“La situazione è più grave di quella che appare e potrebbe implicare anche il coinvolgimento di altre persone con sviluppi ancora tutti da chiarire anche in merito alla loro età che li chiamerebbe a responsabilità davanti alla Procura”. Così l’avvocato di parte civile, Fiorenzo Cieri, che ha deciso di non commentare l’interrogatorio di garanzia. “Aspetterò – spiega – di leggere le carte”. Parlando invece della sua assistita ha raccontato che “riferendo tutto ai carabinieri si è tolta questo fardello di dosso ed ora con l’aiuto della famiglia sta cercando di ricominciare una vita normale, recuperando anche il profitto a scuola. Si sente molto sollevata l’unica cosa che auspichiamo è grande rispetto della riservatezza per evitare che venga identificata per risparmiarle anche lagogna della piazza”.