Pescara. “Il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma è e resta una priorità infrastrutturale del governo Marsilio e del governo nazionale. Non so dove il collega deputato, Luciano D’Alfonso, abbia ascoltato o letto che il progetto di rilancio della tratta sia finito nel cassetto ma di certo conferma la sua spiccata propensione a mistificare realtà e parole altrui. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, infatti – ad onor di verità – nel suo intervento ha evidenziato le criticità esistenti ma ha concluso affermando la volontà di non rassegnarsi alla realizzazione di un’opera nazionale strategica.
Sempre ad onor del vero, tocca ricordare come l’on. D’Alfonso da maestro della demagogia quale è, nei suoi anni di governo in Regione Abruzzo non abbia mai provveduto all’installazione di una traversina né tanto meno all’approvazione di un solo progetto, ed anzi, per la precisione, abbiamo trovato finanziati solo 300 milioni per la tratta Chieti-Pescara. Se in Abruzzo, dal 2019, si è vista vera progettualità per riqualificazione e innovazione infrastrutturale è solo frutto del lavoro serio, concreto e lungimirante svolto dal presidente Marsilio, come testimoniano – per parlare di fatti e non di vaniloqui – l’accordo sottoscritto tra Mit-Rfi-Abruzzo e Lazio che ha dato il via ad una programmazione tra le due regioni; l’avvio del dibattito pubblico, voluto dal Presidente, come primo passo per la velocizzazione della tratta; e ancora, l’ottenimento di fondi del Pnrr, e l’inaugurazione del cantiere, a Sulmona, per ridurre i tempi di percorrenza nella tratta Pescara-L’Aquila.
È sempre troppo comodo il modus operandi utilizzato dal partito democratico che sulla stampa comunica la fattibilità dei progetti e l’apertura dei cantieri per poi recarsi nelle piazze a sostenere le proteste di chiunque incontri per strada. Proprio D’Alfonso, nei mesi scorsi, con il malsano intento di dar ragione a tutti coloro che, tra San Giovanni Teatino, Chieti Scalo, Brecciarola e Manoppello, esprimevano timori e proposte alternative al percorso ferroviario per il raddoppio della Pescara-Roma, ha addirittura sostenuto che il tracciato dovesse deciderlo la Regione con una legge.
È giunto il momento che il collega D’Alfonso e tutti i suoi adepti abruzzesi la smettano, per il bene dell’Abruzzo, di conquistare spazi sui giornali con chiacchiere inutili e artefatte, anche per non rischiare la medesima pessima figura che ha marchiato, agli occhi degli abruzzesi e dei marchigiani, il loro ex ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli, che ostentò la realizzabilità del potenziamento dell’autostrada A14, salvo poi scoprire pochi giorni fa, dall’attuale viceministro Bignami, dell’assenza del relativo progetto, perché mai la ministra De Micheli inviò ad Autostrade per l’Italia una nota formale per inserire la terza corsia nelle priorità, come sbandierava ai media. Si trattò, dunque, solo di comunicati stampa, propagandistici e inveritieri”.
È quanto dichiara il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia e segretario dell’Ufficio di presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, Guerino Testa.