Pescara. “La raccolta porta a porta viene estesa a una ulteriore porzione della città. Ambiente spa ci sta lavorando da tempo e siamo ormai arrivati all’attivazione di questo servizio per altre migliaia di utenze, per fare di Pescara una città sempre più proiettata verso un servizio più moderno che superi il vecchio modello dei cassonetti in strada e punti sulla collaborazione attiva dei cittadini, che sono i produttori dei rifiuti e sono chiamati a differenziarli in casa. Proprio mentre avviene questo passaggio, una parte della minoranza chiede di tornare indietro, di tornare ai cassonetti, perché questo sono le isole ecologiche che sono state proposte oggi in conferenza stampa. E quindi, se da una parte Ambiente spa sta lavorando per rimuovere i cassonetti dalle strade e per aumentare e affinare la differenziata, dall’altra parte c’è chi frena, chi ostacola, chi non riesce mai ad essere collaborativo”. Lo dice il presidente della commissione Ambiente, Alessandro D’Alonzo (Fdi).
“Noi contiamo, e sappiamo di poterlo fare, sulla partecipazione attiva dei cittadini pur sapendo che qualcuno non è entusiasta di questo minimo impegno che viene richiesto. Come qualsiasi inizio va vissuta una fase di adattamento alla novità e da parte di Ambiente ci sarà elasticità, anche per possibili correttivi”, dice sempre D’Alonzo che cita “l’esempio positivo di Porta Nuova dove il porta a porta funziona bene, le criticità iniziali sono state superate e non risultano esserci problemi insuperabili, nonostante la presenza di condomini con molti appartamenti e di attività commerciali”.
“Pescara si sta adeguando”, prosegue, “e lo sta facendo come lo hanno fatto una serie di grandi città che hanno già vissuto questo passaggio, senza alcun tipo di trauma, e dove ogni sera i cittadini e le attività posizionano le buste dei rifiuti in strada, a Londra come a Bruxelles: come succede anche altrove, durante la notte, quando non circola praticamente nessuno, le buste con i rifiuti vengono raccolte dai mezzi deputati a farlo e la mattina non ci sono più”.
“Le isole ecologiche, come quelle già realizzate da Ambiente spa in via Pepe e al centro storico, saranno a disposizione nella zona delle Naiadi e anche in altre zone, ma rappresentano una integrazione al porta a porta e non certo una sostituzione. Insomma cassonetti sono destinati a sparire e il servizio cambierà, rispetto al passato: siamo certi che si convinceranno e aderiranno anche coloro che oggi sono scettici”, conclude D’Alonzo.
Quanto alle richieste di chiarimento sullo smaltimento, come chiarisce il presidente di Ambiente Ricardo Chiavaroli, “i rifiuti di qualsiasi tipologia raccolti regolarmente da Ambiente Spa vengono smaltiti rigorosamente ed in maniera efficace per singola tipologia attraverso una filiera tracciata, trasparente con procedure rigide e regolamentate dalla legge, utilizzando impianti individuati con procedure pubbliche. Tutti elementi che saranno forniti ai richiedenti per dovere di trasparenza e per rispondere alle ipotesi diffamatorie, frutto solo di opportunismo politico”.