Bellante. “Siamo stati nel Comune di Bellante alla ricerca delle mascherine disperse per il territorio e siamo rimasti piacevolmente colpiti di averne trovate solamente 5 e anche i rifiuti di altro genere erano davvero pochi. Siamo rimasti colpiti dalle strade ordinate, dai monumenti e gli edifici storici che si erigono imponenti e affascinati, dall’allegria che si respira passeggiando per le vie del paese. Bellante è davvero uno scrigno ricco di tesori bellissimi che meritano di essere ammirati con la quiete di una mattinata invernale. La vista “Mare e Monti” lascia mozzafiato e le campagne verdi si mischiano con il cielo blu creando una sensazione indimenticabile nell’osservatore. Tra le tante meraviglie ricordiamo:
• la Torre Civica
Con la doppia funzione di torre civica e campanile della chiesa di Santa Croce e Santa Maria della Misericordia, essa conserva sulla sommità una caratteristica banderuola con lo stemma del paese e l’iscrizione “Universitas Bellanti”.
• la Chiesa di Santa Croce
Al suo interno conserva tre pregevoli tele cinquecentesche ed una secentesca rappresentanti l’Adorazione dei Magi (attribuita alla scuola del Veronese), la Crocifissione, la Madonna degli Angeli e la Madonna del Rosario. Nei transetti, incorniciate da scenografiche decorazioni a stucco, si trovano due grandi tele settecentesche di Nicola d’Ascoli che rappresentano “la Regina Abigail” e “Rebecca chiesta in sposa”.
• la Cappella di Santa Maria della Misericordia
La Cappella è attigua alla chiesa di Santa Croce. All’interno si trova la statua della Madonna della Misericordia, assisa in trono con bambino. Realizzata nel 500, si narra fu voluta dalla nobile Giovanna d’Aragona come ex voto alla Madonna per aver liberato il paese dal flagello del colera. Il trono è in legno dorato ed è sormontato da una imponente corona in argento. I Bellantesi sono particolarmente devoti alla Madonna della Misericordia che riconoscono come patrona accanto a Sant’Atanasio e a San Francesco di Paola. Il simulacro della Vergine, tra manifestazioni di profondo fervore religioso, viene portato in processione per le vie del paese e fino anche alla contrade rurali ogni venticinque anni. In queste occasioni non è raro scorgere tra la folla numerosa donne che si spogliano dei propri monili in oro per donarli alla Madonna.
Noi consigliamo a tutti di visitare questo splendido paese e ringraziamo i cittadini dell’ospitalità, ci vediamo presto!
Questione Natura, questione di priorità.”