Questa notte non è la notte di Halloween ma è la notte di grazia.
Non è la notte delle zucche vuote, ma la notte di tutti quei santi che abbiamo conosciuto e che ci hanno lasciato qualcosa senza chiedere nulla, che ci hanno dato amore senza chiederne in cambio.
Non è la notte dei mostri, ma la notte dei nonni che ci hanno amato in vita.
Non è la notte dei vampiri ma la notte dei papà che ci hanno insegnato a camminare da soli.
Non è la notte dei lupi mannari ma è la notte delle mamme che ci hanno fatto nascere e che ci sono state vicine nei momenti difficili, quando eravamo bambini e che ci hanno capito quando eravamo grandi.
Non è la notte delle streghe ma la notte delle nonne che ci hanno capito quando nessuno ci capiva, protetto con umiltà, amato con generosità.
Non è la notte dei diavoli, ma è la notte dei fratelli, di sangue o di fede, poco conta, ma fratelli pur sempre di cuore.
Non è la notte dei fantasmi ma è la notte degli amici, quelli che non ci hanno mai tradito, quelli che non ci sono più.
Questa notte non è la notte di Halloween, è la notte di tutti quei santi che santi non sono stati mai proclamati, ma che santi lo sono stati davvero, che hanno messo prima ognuno di noi che loro stessi, che hanno pensato prima al nostro bene che al loro.
Sono tutti santi, uomini e donne santi, eroi coraggiosi davanti al dolore, umili e buoni davanti alla prepotenza. Uomini che ci hanno amato sempre più di quanto noi abbiamo amato loro.
Questa non è la notte dei morti, è la notte dei santi.