L’Aquila. “Abbiamo riformato un ente dopo tanti anni, un ente che va a tutelare specificamente gli agricoltori. La Lega ha voluto fortemente questa riforma, non imposta dalla normativa nazionale, perché ha ritenuto di dover superare criticità che si erano palesate negli anni”. Così il capogruppo
salviniano in Consiglio regionale, Pietro Quaresimale, in un conferenza stampa per commentare l’approvazione della riforma dei consorzi di bonifica, avvenuta nella seduta di martedì scorso. Una riforma attesa dal 1983.
Nell’incontro la Lega ha rivendicato con forza la paternità del risultato. Oltre a Quaresimale e al vice presidente della giunta con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente è intervenuto il presidente della commissione agricoltura, Emiliano Di Matteo, il quale ha analizzato gli aspetti politici: “abbiamo svolto un ottimo lavoro in commissione, partendo da un progetto di legge che era assolutamente soddisfacente. Parliamo di enti che negli anni hanno creato enormi problemi ai cittadini, innanzitutto economici.
La Regione per anni ha dovuto ripianare le perdite. Lo spirito iniziale è stato proprio quello di impedire nel futuro ciò che è accaduto nel passato. Questo aspetto lo abbiamo rimarcato più di altri: a un certo punto sembrava quasi di essere di fronte a gestioni virtuose. Uno degli aspetti salienti è stato fin da subito quello di prevedere dei commissari per la transizione. Scelta che la Lega ha rivendicato e che è stata confermata”.
“Quando è pervenuto il secondo disegno di legge, dal centrosinistra, già nella fase delle discussioni” ha aggiunto Di Matteo, “l’assessore Imprudente ha accettato di aprire un ulteriore approfondimento. Un testo che facesse proprie la tante similitudini e permettesse alla commissione di limare le divergenze. Questo ha consentito una larga e approfondita condivisione. È evidente, non bisogna fare i primi della classe. Questa legge, però, ha una targa e una firma molto precisa: la Lega e Imprudente.
Riconosciamo il contributo che tutte le forze hanno dato, ma questa riforma nasce per volontà nostra. Quando c’è l’interesse degli abruzzesi la Lega non si sottrae al confronto. Accettiamo la corsa a prendersi i meriti, è normale. Ma naturalmente rivendichiamo il risultato, anche perché la bontà della legge è stata confermata da più parti.
Il secondo testo era molto simile al nostro e le opposizioni sono passate dall’ostruzionismo al costruzionismo”.