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“Quando tutto ebbe inizio”: Celano risponde con il pienone alla presentazione del libro di Castellucci

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
11 Gennaio 2025
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Celano. Chiesa della Madonna delle Grazie gremita a Celano, per la presentazione del libro realizzato dall’Associazione Culturale “Osvaldo Costanzi”: “Quando tutto ebbe inizio”.

Con i testi dell’architetto celanese Edoardo Castellucci e le illustrazioni del disegnatore Marco D’Agostino di Montesilvano, il libro ripercorre quella che fu la distruzione di “Celanum” da parte di Federico II, nel 1223 con la successiva dispersione dei celanesi in Calabria, Sicilia e Malta.

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Il libro è stato realizzato nella ricorrenza degli ottocento anni da quello che fu l’evento che cambiò volto alla vecchia Celano e ha come fonte la Chronica di Riccardo da San Germano e il recente commento della studiosa tedesca Stefani Hamm del 2022. La prefazione è stata curata dallo storico e archeologo Giuseppe Grossi e costituisce un nuovo tassello nella ricostruzione delle radici dell’attuale comunità celanese sul Colle di San Flaviano.

Il titolo “Quando tutto ebbe inizio” sta a indicare che il destino della Celano Vecchia, quella arroccata sul “Sasso di Celano” o Monte Tino, distrutta e incendiata da Enrico di Morra nel 1223, si compiva già all’indomani dell’incoronazione del giovane Federico Ruggero di Hohenstaufen.

FOTOGALLERY

Suddiviso in due parti, il libro ripercorre il periodo, tra il 1220 e il 1223, in cui si svolse la lotta tra Federico Ruggero di Hohenstaufen, lo Stupor Mundi, e Tommaso Conte di Celano, Albe e del Molise, che divenne il paladino dei feudatari che si opponevano al potere accentratore di Federico II. La lotta si svolse prevalentemente tra l’Abruzzo marsicano e il Molise e decise le sorti di una delle più potenti famiglie medievali e della popolazione celanese che, per la fedeltà al conte Tommaso, subì dapprima l’esilio e poi la deportazione, nel 1224, in Calabria, in Sicilia e infine a Malta, di cui viene dato ampio riscontro nel capitolo dedicato.

La prima parte si chiude con un accenno al ritorno in Patria dei celanesi nel 1227 e all’avvio della ricostruzione della Celano odierna sul Colle di San Flaviano.

Nella seconda parte c’è una panoramica descrittiva sui “Personaggi” (Tommaso da Celano, Giuditta di Molise, Federico II, Papa Onorio III, Riccardo da Celano, Enrico da Morra, Tommaso d’Aquino, Enrico di Malta) e sui “Luoghi” (Celanum, Rocca Magenulfi, Rocca Bojanum) che furono coinvolti e interessati nella lotta tra Federico II e il conte Tommaso da Celano.

Tra gli altri, sono intervenuti alla presentazione, il vicepresidente della Fondazione Carispaq, Pierluigi Panunzi, l’ambasciatore di Malta in Italia, Daniel Azzopardi e la sindaca di Zejtun, Joan Agius.

Tags: abruzzocelanoedoardo castellucci
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