Sant’Egidio alla Vibrata. Un 17enne di Ascoli Piceno é stato denunciato al tribunale dei minorenni dell’Aquila per furto con destrezza ad una prostituta. Il minore aveva contattato la “lucciola”, una tunisina di 28 anni, al telefonino dopo averne preso il numero sui giornali di annunci. Per contattarla, il ragazzino ha però utilizzato il cellulare del padre fissando luogo ed orario per consumare la prestazione. Baby cliente e prostituta si sono dati appuntamento nella zona della Bonifica del Tronto tra i comuni di Sant’Egidio alla Vibrata ed Ancarano, nel Teramano. Essendo sceso con lo scooter, il giovane ha chiesto alla prostituta di consumare il rapporto nell’auto di lei. Consumata la prestazione sessuale il 17enne, con un gesto fulmineo, approfittando del fatto che la donna si stesse rivestendo, le ha sfilato le chiavi dell’auto e la borsa contenente il cellulare ed il borsello con 400 euro in contanti. Il minore è poi fuggito in scooter. La prostituta ha dovuto raggiungere la stazione carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata dove ha presentato denuncia. I carabinieri hanno attivato subito le indagini chiedendo i tabulati telefonici del cellulare della donna. Il numero della chiamata ricevuta ha portato dritto all’ignaro padre di famiglia che, cadendo dalle nuvole per quanto accaduto, ha comunque asserito che quel cellulare lo usano sia lui che il figlio. Dall’ufficio anagrafe del Comune di Ascoli Piceno, i militari hanno acquisito le foto delle carte d’identità attraverso le quali la derubata ha riconosciuto il giovane cliente. Ai militari ha detto di essere convinta che il cliente fosse maggiorenne.