L’Aquila. “Nonostante il caldo e il mese di luglio, in cui storicamente la città si svuota di aquilani che almeno nel fine settimana si riversano sulle seconde case della costa, la città è apparsa animata sia nella giornata di sabato che in quella di domenica, dunque nessun effetto negativo dall’isola pedonale estiva che, ci tengo a ribadirlo, riguarda solo poche aree in più rispetto a quella già in vigore, tra cui piazza Duomo che, come in tutte le città è bene che iniziamo ad abituarci a vederla libera dalle auto”. Così l’assessore comunale alla Mobilità Carla Mannetti, ha replicato alle affermazioni della deputata del partito democratico Stefania Pezzopane che, ha chiesto di revocare il provvedimento perché sabato il centro sarebbe stato deserto. “È vero che ci sono dei commercianti insoddisfatti, ma altrettanti plaudono all’iniziativa ed io personalmente ho avuto riscontri in questo senso”, ha affermato l’assessore. “Colgo inoltre l’occasione per ricordare che al terminal bus-mega parcheggio ‘Lorenzo Natali’ di Collemaggio, da quando è tornato nella disponibilità del Comune, non è stato altro che riqualificato, sono disponibili ben seicentoquaranta posti auto del tutto gratuiti, dopo che nelle scorse settimane, proprio perché i cittadini hanno iniziato finalmente a utilizzarlo, abbiamo aperto una nuova ala che prima non veniva utilizzata. Il centro storico si sta ripopolando e proprio per il crescente numero di residenti nelle ultime settimane abbiamo previsto centodieci nuovi stalli riservati. Gli uffici comunali stanno provvedendo a un’accurata ricognizione del numero complessivo dei posti auto disponibili a ridosso dell’antica cinta muraria che nei prossimi giorni renderemo pubblico per fare una volta per tutte chiarezza sulla quantità di parcheggi presenti”, ha espresso la Mannetti continuando, “Il percorso è lungo e complesso perché sicuramente non è facile mutare le abitudini di ciascuno di noi, ma qualunque città d’arte di caratteristiche e dimensioni analoghe alla nostra ha compiuto scelte del genere e dunque la direzione non può che essere quella della, seppur graduale, pedonalizzazione del centro. Infine ha concluso, “Pur tenendo conto del fatto che la città muta in continuazione, complice l’avanzamento della ricostruzione, e non dunque è ancora possibile immaginare delle soluzioni definitive, trovandoci a dover fare i conti con intere aree ancora interessate da cantieri o persino zona rossa”.