Giulianova. Ha preso il via, in queste ore, la piantumazione di nuove essenze, come previsto dal progetto “Parco Italia”. La messa a dimora dei piccoli esemplari, i primi di 3600 complessivi, è in atto nell’area compresa tra via Parini e via Montello.
In merito alla polemica in corso su alcuni pini di via Veneto destinati all’abbattimento, interviene intanto Paolo Giorgini. L’assessore alla Manutenzione del Verde replica alle critiche non con parole sue, ma con quelle contenute nelle trenta pagine della relazione tecnico-valutativa firmata di Matteo Colarossi, dottore agronomo, consulente in materia di di verde urbano incaricato dal Comune di Giulianova. Lo studio è in linea con quanto riportato da un ulteriore documento di monitoraggio, redatto, questo, dal dottor Lorenzo Granchelli già nel 2020.
La perizia di Colarossi è scaturita dalla richiesta di verificare la stabilità di 7 pini di Aleppo e 11 pini domestici ubicati sulla banchina stradale di via Veneto. Per redigerla, spiega l’agronomo, “si è presa visione delle condizioni strutturali e fitosanitarie, si è verificata la consistenza legnosa e visionato il colletto di tutti gli esemplari”. Per ciascuno di loro è stata redatta una specifica scheda di valutazione.
Gli alberi analizzati non possono dirsi “monumentali”, in quanto non inseriti nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo stilato dall’ex Corpo Forestale dello Stato. La relazione inserisce 17 pini “nella classe di propensione al cedimento con prescrizione d’abbattimento immediato al fine di evitare cedimenti con danni a carico di persone o cose. Le conseguenze di un cedimento – si puntualizza – sarebbero gravi in caso di cadute su persone o cose.” Solo su uno dei pini è possibile procedere con un’opera di consolidamento e potatura. Il consiglio dell’agronomo è di sostituire gli alberi rimossi con cipressi comuni o con farnie.
“Tutti noi – commenta l’ assessore Giorgini- siamo affezionati ai panorami della nostra infanzia e sospiriamo ricordando gli alberi sulla strada di scuola. Più di tutto, però, ci preme preservare oggi la vita dei nostri simili, specie di quelli che, ignari, potrebbero trovarsi a passare sotto i pini di via Veneto in un giorno di vento. Ce lo impongono la coscienza e, giustamente, anche la Legge. Siamo certi, peraltro, che, in caso di cedimenti con effetti nefasti, chi oggi grida allo scempio sarebbe il primo a puntare il dito e ad accusare l’Amministrazione di incuria ed inerzia. Ai 17 pini abbattuti in via Veneto fanno da contrappunto le migliaia di essenze piantate tra il 2021 e il 2023, pronte ad offrie, ai figli dei nostri figli, un presente di bellezza e un futuro di nuovi ricordi”.