L’Aquila. Il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha rilevato numerose criticità nella proposta progettuale della verifica di assoggettabilità a V.I.A. per una nuova cava da 400.000 mc da realizzare a Monte Caticchio, rinviando il progetto alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale completa che dovrà coinvolgere anche le due cave già esistenti di Colle Leone e Colle Sapone limitrofe.
Sul progetto era intervenuta la Stazione Ornitologica Abruzzese con puntuali osservazioni circa l’area oggetto dell’intervento, anche con riferimento agli atti della Commissione d’Inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti in cui si indicava il sito dell’ex cava Masci, ricompreso nell’area di estrazione, come oggetto di sequestro negli anni ’90 per attività di smaltimento illecito (da parte di soggetti del tutto diversi da quelli che hanno chiesto oggi la trasformazione in nuova cava).
In base alla valutazione del Comitato non sono stati forniti, sebbene esplicitamente richiesti, i dati di coltivazione allo stato di fatto delle altre cave limitrofe denominate “Colle Sapone” e “Colle Leone” e che le citate realtà estrattive condividono l’impianto di triturazione esistente, posizionato all’interno della cava denominata “Colle Sapone”. Pertanto, configurandosi di fatto una connessione impiantistica e gestionale, le due attività vanno considerate come una unica; per la cava “Colle Leone” è previsto il ripristino mediante l’utilizzo di Materie Prime Seconde. Tale modifica rispetto al precedente giudizio del Comitato VIA n. 540 del 05/04/2005 non è mai stata sottoposta al procedimento di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A.
E’ necessaria la caratterizzazione ambientale della c.d. “Ex cava Masci” al fine di determinare l’eventuale presenza di superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione nel terreno e nelle acque; sono rilevate le numerose imprecisioni e carenze nella documentazione tecnica pubblicata, inerenti: le particelle catastali; le basi topografiche utilizzate; i reali limiti delle attività estrattive su base cartografica ufficiale; le quote e i volumi di scavo; il cronoprogramma di escavazione e di recupero supportato da adeguate planimetrie e sezioni; la rappresentazione cartografica dei dati scaturiti dall’installazione dei piezometri e pozzi, che non avendo intercettato la falda, perché probabilmente troppo corti, non hanno permesso una adeguata verifica del rispetto del franco di due metri dalla ipotizzata falda su tutte le quote d’escavazione.
Inoltre, viene evidenziata la vicinanza all’area tutelata Riserva Naturale “Sorgenti del Vera” e all’impianto di piscicoltura.
Per queste ragioni il Comitato V.I.A. ha stabilito che il Provvedimento Autorizzatorio Unico Ambientale, comprendente la Valutazione di Impatto Ambientale, dovrà essere esteso a tutte le attività estrattive (Colle Sapone + Colle Leone + ampliamento) essendo di fatto un’unica attività estrattiva.
La Stazione Ornitologica Abruzzese, impegnandosi a seguire seguirà l’eventuale prosecuzione dell’iter, sottolinea la mancanza di un apposito piano cave regionale
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