Pratola Peligna. Al via ufficialmente il progetto denominato “Case a 1 euro a Pratola Peligna”, l’importante iniziativa dell’Amministrazione Comunale per favorire il recupero e la valorizzazione di un patrimonio immobiliare, come quello del comune, disabitato e degradato ponendo particolare riguardo al centro cittadino.
Su iniziativa dell’Assessore al Commercio Paolo Di Bacco, e in collaborazione con l’Ufficio per il Recupero del Disabitato, è stato infatti pubblicato un avviso che delinea le Linee Guida del progetto che punta alla riqualificazione urbanistico-edilizia degli immobili degradati, con l’eliminazione di tutti i possibili rischi per l’incolumità legati al pericolo di crollo delle abitazioni ormai fatiscenti.
Ma non solo: l’Amministrazione con questo progetto mira anche alla rivitalizzazione della parte storica del paese, favorendo un nuovo insediamento abitativo nonché le attività turistico-ricettive e dei negozi negli immobili ristrutturati, con lo scopo di arrivare ad una crescita socioeconomica con il recupero del tessuto storico, architettonico e urbanistico.
Fondamentale sarà il ruolo dei privati, le persone fisiche o giuridiche, che decideranno di acquistare al prezzo simbolico di 1 euro l’immobile degradato messo a disposizione dal proprietario, che se ne vuole liberare, scegliendo di aderire all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale. Toccherà poi al privato compratore realizzare gli interventi di ristrutturazione e recupero necessari.
Gli uffici del Comune raccoglieranno le richieste con apposito modulo, scaricabile dal sito del Comune nella sezione “Case a 1 euro”, la disponibilità per tre anni all’alienazione da parte dei privati proprietari, e riceveranno le eventuali manifestazioni di interesse degli acquirenti. Il tutto per predisporre le assegnazioni degli immobili sulla base delle richieste pervenute. Gli acquirenti, che avranno poi due mesi di tempo per sottoscrivere il contratto con il privato venditore e ulteriori sei mesi per la presentazione del progetto di riqualificazione, si impegneranno a chiudere i lavori entro quattro anni dalla stipula del contratto. Il progetto disciplina anche le modalità di assegnazione in caso di più manifestazioni di interesse sullo stesso immobile.
“Questa iniziativa, già adottata da alcuni comuni italiani con caratteristiche simili al nostro”, sottolineano il Sindaco Antonella Di Nino e l’Assessore Paolo Di Bacco, “si muove nel percorso avviato in questi anni sul recupero del disabitato. È un invito ai proprietari degli immobili abbandonati, che non vogliono o possono più investire sulle strutture, a metterli a disposizione del Progetto di Recupero. I privati potranno così acquistarli a un prezzo simbolico per riqualificarli e contribuire così a ridare al centro storico un aspetto decoroso e funzionale nel pieno interesse della nostra collettività”.