Atessa. “Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale , il sindaco rivolgendosi, anche in malo modo, al nostro consigliere, lo accusava di essere del partito del presidente della Regione che si “permetteva” di non riceverlo”. Esordisce così il direttivo di progetto Atessa sottolineando che ” lo stesso Progetto Atessa rigetta al mittente tale affermazione in quanto il nostro Consigliere comunale non appartiene a nessun partito regionale, rappresentando Progetto Atessa, movimento nato senza il sostegno di alcun partito, come così liberamente continua ad operare. Non avendo problemi con nessuno, dialogare per il bene di Atessa con le forze politiche locali, mantenendo la propria autonomia, non rappresenta per noi un problema”.
“Tant’è vero che proprio il nostro consigliere e’ stato l’artefice del rinvio del consiglio comunale al fine di consentire l’accertamento di come stanno le cose e soprattutto per cercare”, continua Progetto Atessa,” una sintesi tra le mozioni presentate . Infatti, da una parte c’è la possibilità, irripetibile, di ottenere somme rilevanti per modernizzare e rendere più efficiente il San Camillo e dall’altra la necessità che tornino a funzionare tutti i servizi e reparti preesistenti. Sull’ospedale di Atessa, comunque, sin dai primi di Marzo siamo stati chiari: volevamo un ospedale che fosse da supporto al P. O di Lanciano nelle gestione ordinaria, lasciando ad ospedali dotati di terapia intensiva e rianimazione la gestione dei Covid. Il sindaco, invece, vantandosi di essere sostenuto da altri sindaci, indirizzava Atessa verso un Covid Hispital”.
“Adesso, quando ciò che temevamo è avvenuto (“Ve l’avevamo detto!!”), dopo esserci battuti”, continua Progetto Atessa,” con tutte le forze politiche locali per la difesa del pronto soccorso, noi affermiamo che laddove vi sia la possibilità di avere le risorse che lo Stato mette a disposizione per i covid, dobbiamo approfittarne. E, per essere stati generosi nel privarci da oltre due mesi di quei pochi servizi lasciati, bontà loro, dalla Giunta PD e Movimento Civico Abruzzese (coordinato da Giulio Sciorilli Borrelli, n.d.r. ), avendoci tolto”, sottolinea Progetto Atessa,” chirurgia, ortopedia, riabilitazione art 56, week surgery, laboratorio analisi, radiologia h 6, chiediamo alla Giunta Marsilio di non privare Atessa di quel poco che le resta. Chiediamo, inoltre”, continua l’Ospedale vale più di una poltroncina,” di intercettare i fondi Statali previsti per i Covid onde migliorare il San Camillo e creare all’interno dello stesso due spazi e percorsi distinti, visto che i reparti lasciati vuoti dalla giunta precedente possono ospitare i covid finché ve ne sarà bisogno. Ribadiamo, però, che tutto quanto in essere sino a Febbraio 2020″, sottolinea Progetto Atessa,” torni in Atessa. Parliamo di”, spiega Medicina, lungodegenza, riabilitazione art 26, radiologia, punto prelievi, AVIS, dialisi, diabetologia, e tutti gli altri poliambulatori, nonché tutti i servizi del distretto. Rigettiamo, quindi, al mittente ogni tentativo politico di far apparire le cose diverse da quelle che sono ed invochiamo l’unità delle parti per il bene di Atessa, dei cittadini e dei Comuni che si appoggiano al nostro Ospedale. Ove fosse necessario, il sindaco, la giunta ed il Consiglio comunale tutto minaccino le dimissioni sostenuti dalla riconsegna delle tessere elettorali dei cittadini , come proposto dal Comitato Spontaneo in difesa del territorio nel 2016, oppure”, conclude Progetto Atessa,” si faccia come hanno fatto altrove con sindaco, Giunta comunale e roulotte dinanzi al palazzo della regione sino a soluzione ottenuta. Al di là delle chiacchiere…l’ospedale vale più di una poltroncina”.