L’Aquila. L’emergenza profughi attraversa lo stivale approdando anche in Abruzzo. Nelle prossime ore ne arriveranno 320, tutti provenienti da Agrigento e saranno sistemati equamente, 80 per ogni provincia, nelle strutture di accoglienza individuate dalle quattro prefetture regionali. I primi 25 saranno ospitati nella provincia dell’Aquila di cui 18 a Sulmona, 1 a Castel del Monte che ne ospita già 14, 2 a l’Aquila e 4 ad Avezzano. La richiesta di ospitare i profughi è partita direttamente dal commissario reggente della Casa Santa dell’Annunziata, Dario Recubini. “Siamo stati informati del prossimo arrivo dei profughi in città” spiega il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli “solo ieri dal vice prefetto vicario, Giuseppe Guetta, dopo che nei mesi scorsi avevamo dovuto negare la nostra disponibilità per mancanza di strutture idonee all’esigenza. Con il vice prefetto ho più volte sottolineato i problemi di sicurezza ottenendo le più ampie garanzie in merito. D’altronde sono convinto che anche il nostro Comune debba fare la sua parte in questa situazione di emergenza nazionale. Si tratta di esseri umani che provengono da paesi in guerra dove non c’è più democrazia e dove in atto una pulizia etnica. E davanti a questi temi non possiamo restare indifferenti”. La scelta di Recubini sta provocando una serie di polemiche da parte delle opposizioni in regione per via del fatto che le strutture avrebbero una vocazione assistenziale diretta agli indigenti con accreditamento sanitario ed il personale non sarebbe adeguatamente preparato per l’emergenza profughi.