Sulmona. Promozione dei prodotti tipici e della tradizione nel corso degli eventi della Giostra Cavalleresca di Sulmona. La Fiesa Confesercenti Regionale d’Abruzzo ritiene che le Produzioni enogastronomiche ed Agroalimentari tipiche e tradizionali rappresentino una leva importante per lo sviluppo economico dell’intero territorio del Centro Abruzzo e, nello specifico, della Valle Peligna. Un’area vocata al turismo artistico e culturale non può prescindere da una necessità di crescita economica legata alle evidenti potenzialità in questi settori, proprio perché ha in sé un immenso patrimonio di tradizioni produttive agroalimentari. Ma, nonostante tutto, nonostante il loro livello di eccellenza qualitativa, i prodotti tipici alimentari restano confinati in un’area limitata di consumo. Per la Fiesa Confesercenti Regionale d’Abruzzo c’è tutto il tempo per recuperare questo gap, sempre se c’è la volontà di collaborare con tutti i protagonisti del settore. Per tutti questi motivi, ancora una volta, la Fiesa Confesercenti d’Abruzzo ripropone e raccomanda alla Giostra Cavalleresca di Sulmona ed ai Sestieri e Borghi di operare affinché la valorizzazione dei Prodotti tipici e tradizionali, quali percezioni di qualità lungo l’intera filiera agroalimentare e possibilità di sviluppo del mercato interno. In sostanza, La Fiesa Confesercenti d’Abruzzo auspica che le iniziative di questi giorni introducano il concetto dell’utilizzo e del consumo delle “Eccellenze enogastronomiche locali”. «Il processo della valorizzazione dei prodotti tipici deve tenere conto del forte legame con il territorio di produzione e, non a caso, ha generalmente forti ricadute sul sistema, sia dal punto di vista sia socioeconomico che socioculturale locale – ha dichiarato Vinceslao Ruccolo, Presidente della Fiesa Regionale – Per questo, ci permettiamo di raccomandare di utilizzare, nelle cene e nelle altre conviviali organizzate in questo periodo a Sulmona, menu a base di Prodotti tipici e tradizionali locali quale modello di valorizzazione delle specificità enogastronomiche del territorio».