Pescara. Udienza con rito abbreviato questa mattina al Tribunale di Pescara per i 7 imputati nel processo sulla sicurezza di alcuni viadotti sull’autostrada A25. Nello specifico, quattro viadotti nel tratto Torano-Pescara, quelli di Popoli, di Bussi sul Tirino, alle Gole di Popoli e allo svincolo di Bussi. Il Pm Luca Sciarretta ha chiesto sette condanne per altrettanti imputati per inadempimento nel Contratto pubbliche forniture e altrettante assoluzioni per l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Gli imputati sono l’allora amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori, il direttore generale di esercizio Igino Lai, i dirigenti Lelio Scopa, Mario Bellesia, Gabriele Nati, Marco Rocchi e Marco Pelliciardi. Per tutti la pubblica accusa ha chiesto un anno e sei mesi più 5.000 euro di multa. I fatti contestati si riferiscono al 2018 quando un’ordinanza impose la limitazione del traffico sullo svincolo di Popoli. Secondo il perito incaricato dalla Procura, Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, “non ci sarebbe mai stato pericolo di crollo, nonostante i piloni visibilmente ammalorati, ma solo precauzione dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova”.
Tra le parti civili c’è il Codacons il cui coordinatore regionale Fabrizio Foglietti ha ribadito: “Vi ricorderete quando si staccavano i pezzi delle travi di acciaio come biscottini – ha riferito alla Tgr Rai – evidenziando una carenza di manutenzione che per fortuna, a differenza del Ponte di Genova, era fin troppo visibile, ed è questo che ci ha salvati”. Di contro, gli avvocati difensori degli imputati hanno prodotto le sentenze dei tribunali di Teramo e L’Aquila che per le stesse accuse, su viadotti ricadenti nelle rispettive province, hanno assolto con formula piena i dirigenti di Strada dei Parchi e di società collegate. Il Gup Francesco Marino ha annunciato la lettura del dispositivo di sentenza il prossimo 4 aprile.