L’Aquila. Primo consiglio regionale della dodicesima legislatura, Lorenzo Sospiri confermato presidente. Il presidente del consiglio regionale non è stato eletto alla prima votazione ma solo alla quarta, con 18 voti.
In mancanza di una condivisione del nome del presidente del consiglio proposto dalla maggioranza, il Pd e il consigliere già candidato presidente Luciano D’Amico, ha annunciato la scheda bianca delle opposizioni. E non ha risposto all’appello finale del presidente della Regione Marco Marsilio, di convergere alla quarta votazione su Sospiri. Al primo scrutinio sono state 14 schede bianche, di cui 13 delle opposizioni, e con un voto anche dalla maggioranza, un voto è andato a Santangelo, contro l’indicazione di votare Sospiri, mentre Sospiri ha preso 16 voti della maggioranza, che ha 18 voti, compreso il presidente Marco Marsilio. Due della maggioranza si sono dunque sfilati. Si è dunque proceduto alla seconda votazione, non essendo stata raggiunta la quota dei due terzi, con Sospiri che ha preso 17 voti, e 14 sono state le schede bianche. Dunque ancora una volta c’è stato un franco tiratore nella maggioranza. A vuoto anche il terzo scrutinio, e Sospiri ha preso 18 voti, 13 le schede bianche. La maggioranza si è dunque ricompattata A quel punto Marsilio ha chiesto alle opposizioni di votare per segno di unità Sospiri, ricordando l’imparzialità e senso delle istituzioni già mostrate nel ruolo, e che comunque dal quarto scrutinio sarebbe stato eletto a maggioranza, dal solo centrodestra, e non più con in due terzi dei voti. A quel punto l’opposizione si è riunita per decidere il da farsi, e ha confermato la scheda bianca. Infine la quarta e decisiva votazione: Sospiri resterà a fare il presidente del consiglio, con 17 voti, uno in meno di quelli della maggioranza, visto che Paolo Gatti di Fratelli d’Italia, era assente dall’aula e 13 sono state le schede bianche. Del resto l’ipotesi di andare a fare l’assessore non aveva incontrato il suo favore per via delle deleghe.
A seguire l’elezione dei due vice presidenti, come da previsione Marianna Scoccia, di Noi moderati, con 18 voti per la maggioranza, e con 13 voti, per le opposizioni Antonio Blasioli del Partito democratico. Segretari saranno per la maggioranza Luca De Renzis, di Fratelli d’Italia, 18 voti, per le opposizioni Erika Alessandrini, del Movimento 5 stelle, 13 voti. A convocare la prima seduta il consigliere regionale più anziano, Luciano Marinucci, 65 anni, letto nella lista del presidente. Come segretari i consiglieri più giovani, Sandro Mariani, del Pd, e Marianna Scoccia, di Noi Moderati. Forza Italia 13,4% alle elezioni, ha ottenuto da Marsilio, in aggiunta alla presidenza del consiglio, e all’assessorato, anche il posto da sottosegretario di giunta. Invece almeno fino a ieri sera non è stato raggiunto l’accordo con la Lega, 7,5%,che non si accontenta di un solo assessorato. E di fatto le trattative sono ancora aperte, con i salviniani che intanto si sono “vendicati” di Forza Italia, che ha rotto il fronte comune contro Marsilio, mettendo in discussione la candidatura di Carlo Masci a sindaco di Pescara. Ieri sera il segretario regionale d Fdi, il senatore Etel Sigismondi, ha incontrato il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, di ritorno da Bruxelles e assente ieri per un impegno di governo. Remota ipotesi, ma da non escludere, dell’appoggio esterno della Lega, che ha due consiglieri, in una maggioranza costitutivamente risicata: 17 consiglieri di maggioranza, più il presidente della Regione, contro i 13 dell’opposizione.
Per la Lega Emanuele Imprudente riavrà, con ogni probabilità, la conferma alla delega dell’Agricoltura. Possibile soluzione quella di offrire alla Lega la vicepresidenza di giunta, all’assessore Imprudente, che già deteneva nella passata legislatura, e la presidenza di commissioni consiliari pesanti.
E poi l’istituzione di un secondo sottosegretariato di Giunta, per l’altro eletto della Lega, il pescarese Vincenzo D’Incecco, magari con la possibilità della surroga, ovvero dell’ingresso in Consiglio del primo dei non eletti, in questo caso Daniela Sulpizio. Ma siamo nel campo delle promesse, che presupporranno la modifica dello statuto e tempi lunghi. Dunque le distanze restano, e la Lega poi fa fatica a digerire la nomina ad assessore esterno di Nicoletta Verì, per ricandidarsi con la lista del presidente, andata via dai salviniani a ridosso del voto, con regia dello stesso Marsilio. Solo uno degli addii per un partito che aveva stravinto le elezioni del 2019 con il 27% e che ha poi visto andar via sei consiglieri su dieci, e due assessori su quattro, molti dei quali rieletti con Fdi e Fi. Forza Italia è invece soddisfatta, portando a casa a fronte del 13,4% , anche il sottosegretariato di giunta, per Daniele D’Amario, con deleghe ad Attività produttive e Turismo, postazione che si aggiunge alla presidenza del Consiglio per Sospiri, e l’assessorato per Roberto Santangelo.
Anche per Forza Italia sul tavolo c’è anche la surroga per il sottosegretariato, con la citata modifica dell0 statuto, che consentirebbe l’ingresso in consiglio per il non rieletto e decano dell’emiciclo, il chietino Mauro Febbo.
Per Fratelli d’Italia li assessori saranno il marsicano Mario Quaglieri, che manterrà le deleghe a Bilancio, Pgersonale, Sport e Aree interne, nonostante i dubbi sollevati sulla sua incompatibilità alla carica di assessore e consigliere con quella di medico chirurgo in servizio presso cliniche private, caso sollevato da una segnalazione all’Anac da parte del consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, e ancora Umberto D’Annuntis, per la provincia di Teramo, con deleghe a Infrastrutture, Mobilità e Lavori pubblici, e l’ex sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, con deleghe a Urbanistica e Rifiuti. A completare la squadra, la pescarese Nicoletta Verì, non rieletta con la lista del presidente, che ha preso il 5,7%. Verì manterrà la delega alla Sanità con l’assessorato esterno.
Il nuovo consiglio:
MAGGIORANZA: 18 consiglieri
PRESIDENTE REGIONE: Marco Marsilio
FDI: Paolo Gatti, Leonardo D’Addazio, Luca De Renzis, Umberto D’Annuntiis, Nicola Campitelli, Mario Quaglieri, Tiziana Magnacca, Massimo Verrecchia