Pescara. “Grande soddisfazione per i risultati dei congressi territoriali: Dagli iscritti per PD Abruzzo un’investitura piena per Bonaccinie alla sua mozione, che ha raccolto il 62 per cento e che hanno dato un segnale importante per quanto riguarda la necessità di ricostruire un partito popolare, una rete che parta dal territorio e che possa dare un contributo a livello nazionale.
Un successo importante, per cui abbiamo lavorato in tanti e in cui speravamo, tutti siamo stati parte di una grande e democratica partecipazione, fatta di confronto e di lavoro ed è questa la dote più grande con cui affronteremo le Primarie del 26 febbraio”, il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, promotore della candidatura di Bonaccini alla segreteria nazionale.
“Ovunque Bonaccini ha registrato una percentuale altissima e ovunque c’è stata partecipazione, di questo mi preme ringraziare tutti coloro che hanno fatto da motore ai congressi, li hanno animati e portati avanti perché, a prescindere dal candidato di riferimento, la forza che da sempre ci caratterizza, tornasse ad essere evidente – aggiunge Paolucci – Una rete larga, che è pronta a scommettere su un futuro migliore. Dei risultati ero certo, sono contento che anche in Abruzzo sia stata riconosciuta con tale forza l’affidabilità di Bonaccini, la sua esperienza, che abbia convinto il suo programma che pone al primo punto proprio il coinvolgimento dei territori perché tornino ad avere voce e tutti si impegnino su temi come lavoro, scuola, sanità che sono quelli prioritari per la comunità.
Ha convinto anche la sua campagna a braccia aperte, la disponibilità a riconoscere il valore degli altri contendenti e a portarlo dentro il nuovo PD che si prepara a costruire. Questo è il valore aggiunto che ci prepariamo a portare a tutti gli appuntamenti costituenti della nuova segreteria e a questo dobbiamo pensare come base di un partito che deve tornare ad essere l’alternativa, la più forte e convincente, al potere della destra e che deve aprire una strada per tornare a fare da guida, nei Comuni, nelle Regioni, nel Paese”.