Pescara. Esito ampiamente scontato per le primarie del centrosinistra in Abruzzo. Luciano D’Alfonso fa il pieno di voti e vince la facile partita con gli avversari interni alla coalizione, Franco Caramanico e Alfonso Mascitelli. Con il 76,2% delle preferenze sarà dunque l’ex sindaco di Pescara a sfidare alle elezioni regionali del prossimo 25 maggio il governatore uscente Gianni Chiodi. Si ferma al 13,6% Franco Caramanico e non va oltre il 10,2% Alfonso Mascitelli. Hanno votato nei 300 seggi aperti per tutta la giornata di ieri 42.000 elettori, un dato in calo rispetto al passato. Alle primarie del 2012 furono oltre 63.000 gli abruzzesi che col loro voto scelsero Bersani segretario Pd. Non ha mai avuto dubbi sulla sua vittoria D’Alfonso che già da tempo sta girando la regione col suo camioncino per parlare agli abruzzesi e raccontare le sue idee e il suo programma in caso di vittoria nella battaglia finale. Partita facile in coalizione e vittoria scontata, ora però la strada si fa in salita. E’ determinato D’Alfonso e non vede l’ora di mettere a segno tutte le assoluzioni delle vicende giudiziarie che lo riguardano, sta lavorando sodo per convincere gli elettori e per proporre il suo modello: “siamo nella condizione di dare vita alla regione più facile d’Europa, si legge nel sito ufficiale, facile nei progetti di vita delle persone e delle imprese. Non mi sentirete mai dire “non mi compete” perché voglio una Regione che sia ovunque”. Non sarà leggera la partita per decidere il futuro di una regione che è stata rigirata come un calzino dalla giunta guidata da Gianni Chiodi il quale oltre cinque anni fa è salito al ponte di comando di una nave che stava affondando nei debiti, che rischiava il default, che aveva un sistema sanitario al collasso, una tassazione altissima, che era travolta dagli scandali politico giudiziari che avevano decapitato un’intera classe dirigente e l’allora governatore Ottaviano Del Turco. La regione canaglia in cinque anni è diventata regione virtuosa, debito ridotto di oltre un miliardo, sistema sanitario in ottima salute tanto da consentire la costruzione di cinque nuovi ospedali col via libera del Cipe per l’accesso ai fondi necessari. Una regione che riesce ad anticipare le scelte anticrisi del governo centrale come nel caso della riduzione delle imposte. E’ il premier Matteo Renzi a dire che vuole ridurre l’Irpef ai redditi sotto 25mila euro. Se non sapesse come fare potrebbe chiederlo all’Abruzzo, visto che nel 2012 ha ridotto, unica regione d’Italia, l’Irpef per i redditi inferiori a 28mila euro. Ridotta anche l’Irap e restituito agli abruzzesi 40milioni di euro di tasse. Vuole farlo anche per il 2013 il governatore Chiodi mettendo da parte altri 40milioni, Renzi lo dice, l’Abruzzo lo ha già fatto. Gianluca Rubeo