L’Aquila. Avrà qualche nota stonata la prima campanella del nuovo anno scolastico che suonera’ lunedì in Abruzzo per 170 mila studenti, di cui 36 mila circa nella provincia dell’Aquila: supplenze, reggenze, ma soprattutto sconforto e rabbia tra gli studenti di 49 classi dei Licei annessi al Convitto Cotugno dell’Aquila che saranno suddivisi in cinque diverse sedi, come stabilito dall’amministrazione provinciale.
A tutto cio’ per L’Aquila si aggiunge la precaria sistemazione logistica per diverse scuole dell’infanzia, elementari e medie, all’interno dei moduli provvisori ad uso scolastico (Musp) sorti nove anni dopo il sima del 2009. Mercoledi’ la dirigente scolastica Serenella Ottaviano ha stabilito la collocazione delle classi dei vari indirizzi: due Licei sono suddivisi tra due sedi e il Classico addirittura tra Est e Ovest della citta’. Dopo la chiusura della sede di Pettino da parte del Tar, con una sentenza dello scorso luglio, infatti, la Provincia ha messo a disposizione dell’istituto 51 classi ‘spalmate’ in vari stabili: 16 nel Musp di via Madonna di Pettino, ex Dottrina Cristiana; 12 in quello di via Ficara, ex Micarelli; 8 aule nella sede dell’istituto “Colecchi”; 10 nel Musp del liceo Musicale e 5 nella scuola media “Carducci”. Sulla vicenda non si e’ fatta attendere la risposta dei giovani dell’Unione degli studenti (Uds), che hanno annunciato manifestazioni di protesta in autunno.
Intanto, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, sono solamente 12 (543 alunni) su 23 (1.754 alunni) le scuole comunali, tra infanzia, primaria e medie, ad avere un indice di vulnerabilita’, nonostante su 17 plessi siano state concluse le indagini necessarie a estrapolare il valore. Sulla vicenda il consigliere comunale Giustino Masciocco (Mdp-Art.1) ha puntato il dito contro l’inerme amministrazione comunale. “Dopo un anno dall’insediamento della giunta Biondi, i nostri bambini di materne ed elementari sono nelle stesse scuole del post terremoto – ha evidenziato il consigliere comunale. Non vengono avviate ne’ progettazione, ne’ gara d’appalto per l’adeguamento del primo lotto (5 scuole) dei 7 complessivi ha aggiunto – lavori stimati dall’amministrazione per oltre 1,5 milioni di euro”. Situazione non edificante anche dal punto di vista degli organici. Per Claudio Di Cesare, segretario regionale Gilda, il nuovo anno scolastico partira’ all’insegna di supplenze e reggenze. “Gia’ dal primo giorno di scuola, infatti, saranno piu’ di 150 in Abruzzo i docenti precari che occuperanno una cattedra nelle scuole medie e superiori della regione, mentre una cinquantina i reggenti sui posti vacanti da dirigenti. A mancare all’appello sono soprattutto i professori di matematica alle medie. A questi numeri – ha concluso il sindacalista – si sommeranno le decine e decine di posti di sostegno che resteranno scoperti”.
Prima campanella lunedi’ anche per gli studenti delle scuole di Pescara e provincia. In particolare, si contano 8847 iscritti alle scuole secondarie di primo grado e 15543 agli superiori nell’anno scolastico 2018/2019. L’ultima campanella suonera’ invece l’8 giugno per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e il 29 giugno per le scuole dell’infanzia. Le sospensioni dell’attivita’ didattica saranno: 2 e 3 novembre, dal 24 dicembre al 5 gennaio, il 4 e 5 marzo, 18, 19, 20, 23 e 24 aprile. Lunedi’ le lezioni riprenderanno anche per i 900 studenti del liceo classico di Pescara, anche se saranno momentaneamente trasferiti nei locali di un altro istituto per consentire i lavori di messa in sicurezza dell’ala est dell’edifico. Al termine dei lavori, che dovrebbero durare una quindicina di giorni, gli studenti del classico torneranno nella loro sede.
Per quanto riguarda le scuole di competenza comunale, nei giorni scorsi il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, l’assessore all’Istruzione Giacomo Cuzzi, con il responsabile del Servizio Edilizia Scolastica Marco Polce, hanno effettuato diversi sopralluoghi nelle scuole cittadine, in vista della riapertura e a fronte dell’incontro in Prefettura avuto mercoledi’ scorso sul tema della sicurezza. “Il sopralluogo – si legge in una nota del sindaco Alessandrini e dell’assessore Cuzzi – e’ iniziato alla media Antonelli dove abbiamo incontrato gli insegnanti e dove abbiamo illustrato gli interventi di adeguamento antisismico da compiere, una volta avuti i finanziamenti del progetto, elaborato dopo l’esecuzione dello studio di vulnerabilita’ sismica dell’edificio”. La seconda tappa e’ stata la sede del Comprensivo 1, “in cui ricadono altri due plessi interessati dagli studi e per cui abbiamo chiesto risorse per adeguarli sismicamente, quelli Rodari e Andersen e la primaria Don Milani che abbiamo visitato subito dopo aver parlato con docenti e genitori. Su questi due blocchi scolastici – affermano – sono gia’ stati compiuti degli interventi di manutenzione straordinaria, condivisi con la dirigenza scolastica e con il personale della scuola. Alla Rodari-Andersen e’ stata eseguita la messa in sicurezza di tutte le facciate e ripristinati gli intonaci di quella anteriore dell’edificio, la zona posteriore, dove sono state eseguite le spicconature delle pareti esterne, il ripristino sara’ appaltato entro il mese di settembre ed eseguito a ottobre”.
Ultima tappa e’ stata la media Michetti, Comprensivo 4, dove sono stati gia’ compiuti lavori di manutenzione, in quanto l’inverno scorso si erano registrati problemi a causa del maltempo. Alessandrini e Cuzzi ricordano che “Al nostro insediamento abbiamo voluto conoscere lo stato degli edifici scolastici cittadini e all’inizio del 2015 abbiamo investito 100.000 euro per effettuare una verifica sui solai di tutti i 54 edifici scolastici di proprieta’ comunale, con l’ausilio di strumentazioni termografiche e soniche (manuali), conclusa nel luglio dello stesso anno con conseguenti prove da carico ove necessario e sulle situazioni in cui bisognava intervenire lo abbiamo fatto. Una verifica effettuata anche nelle quattro scuole visitate oggi, divenute oggetto delle attenzioni degli ex amministratori, che oggi giocano bassamente con la paura delle famiglie, ma ieri, non si sono premurati di avviare nessun tipo di sondaggio nei loro cinque anni di amministrazione”.
“Non ci stancheremo mai di chiarire che qualunque edificio costruito a Pescara prima del 2005, cioe’ prima che il territorio comunale venisse classificato quale sismico, risulta non adeguato dal punto di vista sismico e che le verifiche di vulnerabilita’ che noi abbiamo voluto ed effettuato nelle scuole hanno evidenziato problemi alle azioni sismiche, ma non a quelle statiche, infatti le scuole oggetto di attenzione risultano idonee statisticamente. Peraltro gli studi di vulnerabilita’ compiuti hanno sviluppato dei coefficienti che sono poco al di sotto dei valori di riferimento stabiliti dalla normativa”. “Sulla sicurezza – concludono – abbiamo puntato: investendo un milione di euro per gli studi di vulnerabilita’ e 4 milioni ancora in corso per interventi di miglioramento sismico e di manutenzione straordinaria degli immobili a cui si aggiungono i 150 mila euro per la manutenzione straordinaria che faremo nel mese di ottobre”. Intanto, nei giorni scorsi i carabinieri del Nas di Pescara hanno effettuato numerosi controlli a campione nelle scuole abruzzesi per verificare la veridicita’ dei documenti presentati dalle famiglie riguardanti le vaccinazioni obbligatorie per legge per la frequenza scolastica. A Pescara citta’ sono stati gia’ controllati 11 plessi. Sono controlli che i militari del Nas stanno effettuando in tutta Italia per accertare eventuali casi di falsificazione della documentazione.