Chieti. Il senatore Luciano D’Alfonso è intervenuto oggi con una conferenza stampa tenuta a Chieti nel palazzo della Provincia sulla decisione della Regione di sospendere la decisione circa la nomina del commissario ad acta per l’adozione della variante al Prg di Atessa.
La richiesta di nomina del commissario arriva dallo stesso Consiglio comunale di Atessa, dal momento che ben 15 dei 17 consiglieri sono in situazione di incompatibilità ovvero sono proprietari di immobili che ricadono nelle aree di azzonamento individuate dalla virante al Prg. La Regione con una lettera ha comunicato di aver sospeso la decisione dopo aver ricevuto la nota, a firma di quattro consiglieri di Atessa, con la quale si chiede di non proceder alla nomina del commissario ad acta per assoluta mancanza dei presupposti di legge, e anticipando la notifica, a breve, di un ricorso al Tar. Una lettera, quella della Regione a firma di due funzionari, che per D’Alfonso ” non merita di esistere, che per accettarne l’esistenza bisogna collegarla o a confusione amorosa, o a confusione alcolica, o a confusione danarosa, che voglio escludere, o a confusione conoscitiva o a confusione emozionale a seguito di pressione, addirittura di estorsione, perchè è una lettera frutto di un curvatura, di una genuflessione irrazionale” – ha detto il senatore del Pd. Una lettera che, sempre secondo D’Alfonso, “non ha nessun significato giuridico”.
“De Iulis, Flacco il capo dipartimento Pescara che conosco, o sono stati raggirati o hanno vissuto un tale malessere che hanno firmato questa lettera come per dire “così mi libero” – ha detto ancora D’Alfonso richiamando i nomi dei due funzionari e del capo dipartimento Territorio Ambiente della Regione. Certo non è una lettera frutto di automatismo, di genuina elaborazione, non è una lettera che si può esibire”. Quanto alla soluzione “è che questa lettera venga incendiata – ha detto ancora D’Alfonso – come avrebbe detto Calderoli, va disconosciuta, gli enti istituzionali parlano per atti tipici non per letterine che raccontano condizioni di perdita di autonomia, questa lettera è antigiuridica e non è che parliamo dell’organizzazione di una realtà di carnevale, si parla del Prg di Atessa che è lo strumento che consente a questo territorio di programmare lo sviluppo sostenibile, non si può fare finta di nulla, è di una gravità inaudita. Il Prg deve recuperare il suo cammino spedito senza intralci, senza pressioni che intorbidiscono la procedura”.
La nota integrale inviata alla stampa da Luciano D’Alfonso
“Per favore, ditemi che questa lettera l’hanno scritta Stanlio e Ollio e non due funzionari regionali. Oppure vi prego ditemi che questa lettera non esiste e che è uno scherzo di carnevale un po’ in anticipo”.
Ma tra la richiesta formale del Comune di Atessa e la risposta dei funzionari regionali, ecco che s’intromette il livello politico: quattro consiglieri comunali dell’opposizione inviano alla Regione una nota informale in cui “invitano” i dirigenti a non procedere alla nomina del commissario ad acta, anticipando che “a breve verrà notificato ricorso dinanzi al TAR”.