L’Aquila. L’apertura, nell’alta Valle dell’Aterno nel territorio aquilano, di un ufficio decentrato competente per la ricostruzione legata ai terremoti del Centro Italia del 2016 e 2017, il cosiddetto secondo cratere, che in Abruzzo ha colpito in particolare la provincia dell’Aquila e di Teramo: questo per “mitigare le problematiche” legate alla sovrapposizione con il primo cratere, quello del sisma dell’Aquila del 2009, “e il carico di incertezze e questioni interpretative che stanno causando il fermo della ricostruzione di territori che rischiano lo spopolamento”.
Il presidio verrà aperto a stretto giro negli uffici del Comune di Montereale. La definizione del progetto è stata fatta nell’incontro che si è svolto sabato scorso a Capitignano, promosso dal consigliere uscente del Pd Pierpaolo Pietrucci, alla presenza, tra gli altri, del responsabile dell’Ufficio speciale del cratere abruzzese del terremoto del centro Italia, Vincenzo Rivera, che è anche direttore generale della Regione, e dei sindaci di Capitignano, Maurizio Pelosi, e di Montereale, Massimiliano Giorgi, oltre a progettisti e imprenditori impegnati nella ricostruzione dell’Alto Aterno.
“Siamo di fronte a un percorso ancora scandalosamente lento e accidentato”, spiega Pietrucci, “e per questo è necessario un ufficio di prossimità, concordato con il direttore Rivera, che sia competente per i Comuni di Campotosto, Montereale, Capitignano, Barete, Pizzoli e Cagnano Amiterno, perché la sovrapposizione con il cratere 2009 fa nascere problemi specifici che necessitano di prossimità fisica e personale dedicato”. L’istanza è stata presentata dai sindaci che hanno spesso in questi anni denunciato lo stallo della ricostruzione ed enormi problematiche sociali ed economiche: “si stanno predisponendo gli atti dopo che la decisione presa, in seguito a pressanti richieste dei sindaci, è stata concordata con il responsabile dell’ufficio e con il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli”.