L’Aquila. “Niente plastica nello zaino, ma la fedele borraccia”. È così che il presidente del CAI Abruzzo, Gaetano Falcone, si rivolge ai giovani in una lettera aperta ai “piccoli montanari”.
“Cari ragazzi, al giorno d’oggi il problema della plastica in eccesso è di particolare rilievo”, inizia così la lettera che il presidente CAI Falcone dedica ai bambini amanti delle escursioni e della montagna, “si parla molto spesso dell’inquinamento dei mari, di isole di spazzatura, ma questi argomenti sembrano piuttosto lontani, mentre invece, il problema è sempre piu’ reale e concreto anche al di fuori dell’acqua. Anche in montagna l’inquinamento è diventato una grandissima preoccupazione e dobbiamo prendercela con noi stessi perché siamo noi in primis a lasciare per terra la nostra bottiglia caduta magari per errore e a non curarsi di un’altra di fianco al sentiero”.
“Noi però abbiamo dei doveri e preservare l’ambiente per le genti future”, ricorda il presidente Falcone, “cominciando da subito: non serve lamentarci, occorre fare. La natura ci ha dato e ci da tanto e allora impariamo a rispettarla. E rispettarla significa evitare l’utilizzo e l’uso di tutto ciò che disturba e inquina l’ambiente, significa non continuare a camminare su un sentiero di montagna senza curarci di quelle bottigliette di plastica, apparentemente innocue, buttate o dimenticate là e che impiegheranno anni a disgregarsi, nuocendo non solo al paesaggio e agli animali che popolano la montagna, ma anche alla nostra salute”.
“Il materiale di cui sono costituite tende a logorarsi e a disperdere particelle dannose per l’uomo e la natura”, continua nella lettera Gaetano Falcone, “esiste un’alternativa alla bottiglia-bottiglietta di plastica ed è la scelta migliore. Ed allora, da buoni giovani montanari, riscopriamo e facciamo riscoprire la borraccia che può diventare l’oggetto di cui non poter fare a meno, un oggetto da non gettare via ma da collocare con cura nello zaino.”
“Allora, subito da portare nelle nostre ascensioni e nelle nostre escursioni”, conclude il presidente CAI, “la fedele borraccia e credetemi: non c’è momento più bello, alla fine della salita, sedersi ad ammirare il panorama e rifocillarsi con un bel sorso di acqua fresca dalla nostra cara borraccia. Evviva la borraccia”.