L’Aquila. A ridosso delle celebrazioni per la Perdonanza Celestiniana, il sindaco Biondi ha presentato il progetto della Torre Civica. L’annuncio, atteso da tempo, segna un passo avanti verso la ricostruzione del simbolo cittadino, ma ha anche scatenato una dura reazione politica da parte di alcuni membri dell’opposizione.
Il progetto esecutivo, come già noto da inizio luglio, è stato approvato e i lavori saranno presto affidati. Nonostante il progresso annunciato, i consiglieri comunali Lorenzo Rotellini e Paolo Romano hanno criticato duramente la tempistica e le modalità di gestione della vicenda. In un comunicato stampa congiunto, hanno espresso le loro perplessità.
“Dopo due anni di silenzi e attese, il Sindaco Biondi e la sua maggioranza scelgono la settimana della Perdonanza Celestiniana per presentare il progetto della Torre Civica,” hanno dichiarato i consiglieri. “Una conferenza stampa che non aggiunge nulla di quanto già si sapesse: a inizio luglio è stata approvato il progetto esecutivo e adesso dovranno essere affidati i lavori.”
La critica sull’uso della Perdonanza e le questioni irrisolte
Secondo Rotellini e Romano, l’evento della Perdonanza sarebbe stato strumentalizzato per scopi politici. “La Perdonanza non è un palcoscenico per passerelle e propaganda, non è l’eco mediatica dell’amministrazione di turno. È la celebrazione del perdono, valore profondo che nulla ha a che vedere con l’opacità e il fallimento politico e amministrativo che caratterizzano la vicenda della Torre Civica.”
I consiglieri hanno sollevato diverse questioni ancora irrisolte, chiedendo spiegazioni su alcune decisioni prese dall’amministrazione. In particolare, hanno sottolineato la scelta di separare il progetto della Torre da quello di Palazzo Margherita e il motivo per cui non siano stati richiesti i fondi al CIPE. “Ad oggi infatti la Giunta ancora non riesce a fornire le opportune spiegazioni sulla scelta di stravolgere l’iter originario con una variante per staccare la Torre dall’appalto di Palazzo Margherita,” hanno affermato.
Le altre questioni: cronoprogramma e parcheggi
Il comunicato stampa prosegue con le accuse relative al mancato rispetto dei tempi previsti. “Non solo, in conferenza stampa non si ammette che quanto deciso nel protocollo con la fondazione Carispaq prevedeva ben altro. È doveroso ricordare che il cronoprogramma firmato nel 2023 è stato clamorosamente disatteso, che il Comitato di Garanzia non si è mai insediato,” hanno detto Rotellini e Romano, aggiungendo che l’affidamento dei lavori, secondo gli accordi del 2023, sarebbe dovuto avvenire a giugno 2024.
Infine, sono state sollevate preoccupazioni per altri progetti che riguardano le fontane di piazza Duomo e San Marciano, menzionando i costi aggiuntivi e i problemi di parcheggio che potrebbero sorgere nell’area di San Marciano a causa dei lavori. “Anche le fontane di piazza Duomo e di San Marciano, oggetto del protocollo con la Fondazione Carispaq, hanno una storia da raccontare su cui l’amministrazione si permette sempre di sorvolare.”
I consiglieri hanno concluso il loro intervento accusando l’amministrazione di prendere in giro i cittadini. “Annunciare oggi, a ridosso della Perdonanza, ciò che non si è stati capaci di fare in due anni e senza dare le opportune spiegazioni, è una presa in giro dei cittadini.” L’accusa finale è di strumentalizzare una ricorrenza che “appartiene a tutti e non può essere piegata agli interessi di parte.”