Pescara. A Presa Diretta, programma di approfondimento di Rai 3, a tenere banco ci sono le vicende giudiziarie abruzzesi che negli ultimi tempi stanno animando il dibattito politico in una regione che certo non si fa mancare scandali legati ad appalti, tangenti, rimborsi e spese folli, molte legate alla difficile ricostruzione post sisma. Si parla delle dimissioni del sindaco di L’Aquila Massimo Cialente rassegnate in seguito ad una storia di tangenti che ha coinvolto il suo vice Roberto Riga salvo poi ritirarle per tornare alla guida della città con un vicesindaco nuovo di zecca e garante della legalità e della moralità nel capoluogo abruzzese, l’ex procuratore della repubblica di Pescara Trifuoggi. Si parla anche dell’inchiesta denominata rimborsopoli su spese pazze che ha fatto tremare la giunta Chiodi e che vede lo stesso governatore indagato per rimborsi su viaggi istituzionali e per l’addebito del conto di una notte trascorsa in hotel a Roma con la sua amante e collaboratrice finita alla ribalta delle cronache sia per aggiungere pepe alla vicenda sia per un presunto conflitto d’interessi legato alla gestione di fondi per un 1,5 milioni di euro. Si parla del progetto CASE che sta diventando un vero e proprio scandalo per quanti soldi sarebbero stati spesi. Si parla di Berlusconi e di Bertolaso che nell’immediato post sisma hanno gestito la tragedia aquilana. Si parla del danno e della beffa per gli aquilani che vivono nelle 19 new town e che vedono le loro case cadere a pezzi e il centro storico ancora abbandonato a se stesso. Si parla della manutenzione di queste case che costano tantissimi soldi che non si sa da dove devono arrivare. Si parla di edifici sequestrati perché costruiti male, in particolare dei MAP. Si Parla della speculazione sulla pelle della povera gente che a cinque anni dal terremoto ancora non vede iniziare la ricostruzione in alcuni paesi dell’aquilano. Si parla dei 5milioni di euro spesi per i bagni chimici, 4500 bagni, un numero enorme che ha fatto lievitare i costi di gestione e pulizia. Si parla di venti inchieste in Abruzzo che si intrecciano tra appalti, ricostruzione e G8. Si parla dei trenta cantieri che hanno la copertura finanziaria per ultimare i lavori. E per tutto il resto? Chi vivrà vedrà.