Pescara. Greta Di Mattia, laureata dell’Università di Teramo, e Vanessa Miani, laureata all’Università ‘D’Annunzio’ di Chieti-Pescara, hanno vinto il premio ‘Valore della conoscenza e della ricerca per la tutela dei diritti umani’, istituito dal ministero dell’Università e della Ricerca in ricordo di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto.
Il bando, che prevede annualmente cinque premi (tre premi annuali per tesi di laurea magistrale e due per tesi di dottorato di ricerca) istituiti dal Miur, “intende valorizzare la competenza e la qualità di studenti universitari e di giovani ricercatori su temi riguardanti l’attuazione concreta della tutela dei diritti umani” in vari ambiti. La Di Mattia si è laureata in Scienze politiche internazionali con 110/110 e lode con una tesi in Diritto internazionale dal titolo “La Guerra nello Yemen.
Le antinomie del diritto internazionale dietro le rovine di un Paese dimenticato”, di cui è stato relatore Pietro Gargiulo, docente di Diritto internazionale. Il premio le è stato conferito proprio per il suo lavoro di tesi. La candidatura di Greta Di Mattia fu avanzata da Fausta Gallo – allora preside di Facoltà e oggi direttore del Dipartimento di Scienze politiche – anche per il brillante percorso formativo della candidata sia nella laurea triennale in Scienze politiche che in quella magistrale in Scienze politiche internazionali. Nel maggio 2021 la Di Mattia ha vinto una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’ammissione al prestigioso Collegio d’Europa per l’indirizzo Studi interdisciplinari europei, nel Campus di Natolin a Varsavia. La Miani invece si è laureata in Lingue Moderne per la Comunicazione Internazionale con la una tesi magistrale dal titolo “Le violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo: focus sui flussi migratori dal Maghreb”, con relatrice la professoressa Elvira Diana, docente di Lingua e Letteratura araba, e correlatore il professore Costantino Paonessa, docente di Cultura e Istituzioni di lingua araba, entrambi del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne diretto dal professore Carlo Martinez che ha presentato la candidatura della tesi al Miur.