L’Aquila. Nella mattinata odierna, dopo una visita istituzionale alla casa circondariale dell’Aquila, dove sono state affrontate diverse problematiche organizzative/gestionali già sollevate più volte dalla Cgil, si è aperto
un dibattito presso la camera del lavoro Cgil L’Aquila, con una delegazione formata da lavoratrici, lavoratori, precarie e precari della Giustizia.
“Da tempo sosteniamo la giusta lotta a favore di operatrici ed operatori a tempo determinato, che operano negli Uffici Giudiziari, con prossimi contratti in scadenza, affinché il Governo proceda con un proroga contrattuale e relativa stabilizzazione – afferma il sindacato confederale e di categoria – Non è più tempo di attese, pretendiamo risposte all’altezza della nostra rivendicazione, considerato che, precarie e precari potrebbero ritrovarsi prossimamente senza lavoro, dopo dieci lunghi anni di servizio offerto alle Istituzioni giudiziarie. Donne ed uomini provenienti per lo più dal settore privato e disoccupati a seguito di crisi aziendali hanno svolto un periodo di tirocinio presso le varie articolazioni periferiche, apportando sempre preziosi ed indiscutibili contributi professionali a servizio dell’apparato Giustizia, specie nel periodo di emergenza sanitaria. L’imminente scadenza dei primi contratti comporterà un inevitabile disagio organizzativo, per gli Uffici Giudiziari e per le condizioni familiari del personale che andrà a vivere l’ennesima angoscia sociale di dover congedarsi dal mondo del lavoro, già di per sé precario, con
riverberazioni preoccupanti sulla comunità giudiziaria/penitenziaria e collettività tutta. Giá nei giorni scorsi, a sostegno della nostra vertenza, dopo l’assemblea presso la Camera del Lavoro Cgil L’Aquila dello scorso 25 marzo, la Prima Commissione ‘Bilancio, affari generali e istituzionali’, del Consiglio Regionale Abruzzo, ha approvato all’unanimità la risoluzione che chiede al Governo nazionale la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato degli operatori giudiziari, assunti per 24 o 12 mesi”.
Durante la discussione è stato anche affrontata la vertenza sulle serie precarietà strutturali e logistiche che afferiscono il Centro Prima Accoglienza/Ufficio Servizio Sociale per Minorenni L’Aquila, con ataviche limitazioni che impongono inaccettabili condizioni di vivibilità per le lavoratrici e lavoratori, nonché per gli eventuali minori in stato di arresto/fermo. A seguito dell’evento sismico, venne chiuso l’Istituto Penale per Minorenni e, oggigiorno, tutto
il personale opera in situazioni di concreto disagio.
La Vice Presidente Rossomando e la deputata Pezzopane, dopo un ampia ed apprezzabile discussione rafforzata sulle politiche sociali, del lavoro e riforma sistema Giustizia, hanno rassicurato sul concreto impegno finalizzato alla ricerca di tutte le necessarie soluzioni alla proroga dei contratti e stabilizzazione del personale precario, oltre alla questione relativa alle strutture aquilane della Giustizia minorile.
“Cgil e Fp Cgil continueranno il loro impegno per raggiungere gli obiettivi di salvaguardia occupazionale e salariale per le lavoratrici e lavoratori del sistema giudiziario, restituendo diritti e dignità alle persone”, concludono le sigle sindacali.