L’Aquila. “150 lavoratori a rischio alla ASL 1, serve un atto di responsabilità dalla Regione. E il sindaco Biondi, ancora una volta, tace.”
“Esprimo piena solidarietà alle circa 150 lavoratrici e lavoratori delle cooperative impiegati nella ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, oggi minacciati dalla prospettiva concreta di perdere il lavoro. Parliamo di persone che, da anni, assicurano servizi essenziali, garantendo con professionalità e sacrificio il funzionamento della nostra sanità pubblica.”
A dichiararlo è Lorenzo Rotellini, consigliere comunale di Alleanza Verdi e Sinistra, che sottolinea come questa vicenda rappresenti “l’ennesima dimostrazione di una politica regionale incapace di garantire stabilità, continuità e dignità a chi ogni giorno tiene in piedi il sistema sanitario.”
“In un quadro di totale precarietà, mentre aumentano le imposte regionali e si tagliano i servizi, la Regione continua a ignorare le esigenze reali del territorio. Serve subito l’internalizzazione dei servizi, concorsi pubblici stabili e uno stop definitivo alla logica degli appalti e delle cooperative, che umilia lavoratrici e lavoratori con salari più bassi e meno diritti.”
“Ancora più grave – aggiunge Rotellini – è il silenzio assordante del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che da mesi non spende una parola sullo stato indecente della sanità. Purtroppo è troppo impegnato nei suoi continui viaggi istituzionali per incontrare ministri e viceministri italiani ed esteri, e soprattutto nelle dinamiche interne al suo partito, Fratelli d’Italia, nella guerra personale contro il senatore Liris.”
“È ora che chi governa, a tutti i livelli, torni a occuparsi della realtà. La sanità pubblica non può essere lasciata in mano al caso e al mercato. Chiedo un’assunzione di responsabilità immediata da parte della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila. Il tempo delle passerelle è finito. Ora servono fatti”, conclude Rotellini.