Pescara. “Sarà nuovamente potenziato il servizio di disinfestazione adulticida e larvicida sulla città e ampliato ad aree verdi e luoghi di aggregazione a titolo preventivo. Una profilassi che abbiamo già richiesto ad Attiva sia per le condizioni climatiche che continuano a favorire il proliferare delle zanzare sul territorio, ma anche a titolo di prevenzione dal virus West Nile, chemerita attenzione da parte nostra anche se non esiste ad oggi un’emergenza che riguarda la nostra regione.
Com’è noto, si tratta di un flavivirus (RNA), trasmesso come vettore dalle zanzare comuni, di tipo “culex”, nell’80 per cento dei casi si presenta asintomatico, mentre nel 20 provoca febbre o, in piccolissima percentuale e su soggetti anziani e immunodepressi, può causare encefaliti come quelle riscontrate ad oggi”. Così l’assessore all’Igiene Urbana, Paola Marchegiani.
L’Abruzzo non fa parte delle aree endemiche segnalate dall’ultimo Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu per il 2018. Pur tuttavia è necessaria una attenta sorveglianza entomologica delle zanzare e del loro sviluppo, in particolare al genere Culex vettore del WNV anche in considerazione del fatto che Pescara è dotata di infrastrutture favorevoli alla maggior possibilità di arrivo di vettori di malattie trasmissibili. La prevenzione è rappresentata essenzialmente da una attenta e precoce individuazione del virus negli uccelli ad opera delle strutture regionali ad hoc preposte e dal controllo dello sviluppo delle popolazioni di zanzare nel territorio”.
“Il sistema delle ovitrappole, che permette ad Attiva di di monitorare costantemente lo sviluppo larvale e orientare le strategie di lotta”, aggiunge, “sarà integrato anche di un monitoraggio del genere Culex per la prossima stagione. Ulteriore strategia di lotta potrebbe essere quella di iniziare i trattamenti stagionali in modo precoce e rivolti soprattutto alle forme larvali e non alle popolazioni adulte anche per produrre meno danni ambientali”.
“In forma preventiva”, conclude, “oltre ai potenziamenti gia’ effettuati, ci prepariamo ad alternare i due prodotti in dotazione in modo da limitare il problema resistenze; sensibilizzare la comunità e i privati cittadini a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane di loro pertinenza, eliminando l’acqua dai sottovasi, evitando in questo modo quei ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale delle zanzare. A questo si aggiunge il coordinamento con la ASL per ricevere direttamente segnalazioni di casi sospetti in modo da indirizzare tempestivamente trattamenti mirati, assicurando costante attenzione anche alla manutenzione dei fossati, come stiamo facendo”.