L’Aquila. Servizio carente da parte di Poste Italiane nel comune di Campo di Giove, la denuncia di Federconsumatori.
“Federconsumatori segnala le numerose difficoltà esistenti nella comunità di Campo di Giove per il
funzionamento dei servizi essenziali che purtroppo invece di migliorare continuano ad essere sempre meno efficienti e garantiti. La chiusura della filiale della banca avvenuta nel mese di ottobre, costringe gli operatori economici e i cittadini di quella comunità, ad operare presso lo sportello di Sulmona con le difficoltà che tale situazione comporta considerato il periodo invernale e in tempo di pandemia da Covid-19”, dichiara Federconsumatori.
“La presenza dello sportello di Poste, è l’unica possibilità rimasta in quella comunità per poter avere a
disposizione un servizio postale e bancario che consente di usufruire di servizi importanti e necessari per lo svolgimento delle attività economiche oltre a garantire un minimo di organizzazione sociale ed economica per una comunità che ha deciso di continuare a vivere nel proprio territorio di montagna. Purtroppo, dobbiamo constatare, che il servizio offerto, apertura dello sportello per tre giorni alla
settimana con un solo operatore, è insufficiente perché costringe a lunghe e interminabili file davanti all’ ufficio postale e durante la stagione invernale. Cosa accadrà quando si dovrà attendere il proprio turno durante le nevicate e con temperature proibitive. Covid-19 sta aggravando una situazione già fortemente compromessa, mettendo a dura prova quel tessuto sociale ed economico, sottoposto da qualche tempo allo spopolamento, all’abbandono di quella comunità da parte dei giovani in cerca di nuove fortune, che, purtroppo, la realtà non riesce ad offrire. La scarsa offerta di servizi sanitari, di mobilità, di servizi di telefonia fissa e mobile e rete Wi-Fi spesso in difficoltà, non consentono una normale vita economica e sociale di quella comunità che ha scelto di garantire la propria presenza ai piedi della Maiella Madre”.
“Una montagna abitata da anziani e senza le necessarie garanzie di presenza di servizi indispensabili è una montagna destinata a morire. Con questa richiesta, si chiede un deciso e risolutivo intervento da parte di Poste al fine di ripristinare il normale funzionamento dello sportello in considerazione delle misure restrittive dovute al Covid-19, della chiusura della filiale della banca e della stagione invernale in corso”.