Pescara. La processione in mare in onore di Sant’Andrea Apostolo, da sempre simbolo dell’identità marinara pescarese, rischia di saltare. A lanciare l’allarme è la marineria stessa, che via social annuncia la possibile rinuncia alla tradizione prevista per domenica 27 luglio a causa delle condizioni critiche del porto canale, in particolare per la mancata realizzazione del dragaggio.
“Non bastano più riunioni e annunci” dichiara Luciano d’Alfonso, “serve un dossier vero e operativo sul porto di Pescara, con la partecipazione attiva delle istituzioni locali e nazionali”.
“Da giorni si rincorrono voci sulla sospensione della processione, ma le istituzioni tacciono.” spiega D’Alfonso, “La Direzione marittima e l’Autorità portuale devono chiarire subito se le barche potranno prendere il largo in sicurezza”.
L’ex presidente della regione Abruzzo ricorda che la devozione per Sant’Andrea non è solo una festa religiosa: “È l’immagine della vocazione economica di Pescara, nata e cresciuta attorno al mare. La marineria è una roccia che da sempre tiene in piedi questa città”.
“Serve una strategia seria per la manutenzione continua del porto.” Continua, “Basta con le soluzioni tampone, con i rinvii a settembre e con il solito lessico del ‘faremo’. Abbiamo bisogno di atti concreti, di risorse certe e di tempi precisi”.
Il parlamentare rilancia anche i risultati ottenuti negli anni in cui ricopriva ruoli istituzionali, ricordando l’attivazione del Piano Regolatore Portuale e gli investimenti regionali sul parco depurativo: “Nel solo comparto del risanamento idrico abbiamo mobilitato oltre 170 milioni di euro. Oggi è il momento di tornare a quella capacità di visione e intervento”.
La proposta finale è chiara: “Apriamo il Dossier Porto di Pescara, convochiamo subito i soggetti competenti, troviamo le risorse e mettiamo in moto la draga. Lo dobbiamo alla città, ai pescatori e al loro Santo”.