L’Aquila. Modificare il Regolamento Regionale ritenuto in parte controverso ed illegittimo; finanziare, programmare e realizzare le attività formative del personale, nonché dell’Osservatorio di Polizia Locale; stabilire criteri univoci di selezione per il personale di Polizia Locale; intervenire nei confronti degli enti locali che non rispettano le disposizioni inerenti il servizio di Polizia Locale.
E’ quanto chiedono gli addetti della polizia locale abruzzesi che, nell’ambito dello stato di agitazione proclamato nelle scorse settimane, stamani hanno manifestato all’Aquila, davanti alla sede della Giunta regionale, in un presidio promosso dal coordinamento regionale del Csa Ral, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa della categoria.
L’iniziativa odierna segue quella che si era svolta lo scorso 27 settembre a Pescara. I lavoratori, con la presenza di tutto il coordinamento regionale del sindacato, rivendicano i punti già oggetto della proclamazione dello stato di agitazione del 31 agosto. “Purtroppo, come già ripetutamente accaduto sia in sede di procedura di raffreddamento dinanzi al Prefetto de L’Aquila sia nella precedente manifestazione di Pescara, nonostante distinte richieste di audizione inoltrate alla presidenza – afferma il sindacato – l’organo politico anche
stavolta ha inteso sottrarsi al confronto, dimostrando assenza di interesse, scarsa attenzione e poco rispetto
riguardo ai diritti ed alle rivendicazioni degli addetti di Polizia Locale abruzzesi. Di fronte all’ennesimo forfait
dimostrato dal presidente Marsilio e dall’assessore di riferimento Quaresimale, preso atto del perdurare
dell’inerzia politica dell’amministrazione regionale, il coordinamento del Csa Ral ha già preannunciato
successive e significative azioni sindacali”.