L’Aquila. Una sanità più equa, vicina ai cittadini e capace di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie. È questo l’obiettivo del progetto PoliCardio, startup innovativa dedicata alla prevenzione e alla gestione della salute cardiovascolare, presentata questa mattina all’Aquila nel corso del convegno “Prevenzione cardiologica, il futuro parte dall’Abruzzo con il progetto PoliCardio”, ospitato nella sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, professionisti del mondo sanitario ed esperti del settore, a testimonianza di un interesse trasversale verso un modello di sanità digitale orientato alla prevenzione. PoliCardio è una startup italiana nata dall’intuizione di medici specialisti, sviluppata da ingegneri elettronici e informatici e strutturata con il supporto di esperti in economia sanitaria e comunicazione. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito del programma FESR 2021-2027, misura dedicata al sostegno di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.
Il cuore del sistema è un piccolo dispositivo indossabile, HugYou, in grado di registrare l’attività elettrica cardiaca ovunque si trovi la persona assistita. I dati, tramite un’applicazione sullo smartphone, vengono inviati alla piattaforma web PoliCardio, dove confluiscono anche le altre informazioni cliniche, consentendo un monitoraggio continuo e integrato dello stato di salute.
“La Regione è fiera di sostenere un progetto che risponde alle esigenze del nostro territorio e segue la linea di una sanità più equa e di prossimità, capace di entrare nelle case delle persone”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, sottolineando come la prevenzione rappresenti anche un investimento sostenibile per il sistema sanitario. “Investire nelle nuove tecnologie, ha aggiunto, significa mettere in rete le realtà del territorio e offrire più servizi, un percorso avviato già durante l’emergenza Covid”.

Per il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, PoliCardio rappresenta “un progetto esemplare, un vero salto di qualità”, capace di coniugare innovazione, contenimento dei costi e presenza capillare dei servizi, soprattutto nelle aree più difficilmente raggiungibili.
In videocollegamento, il senatore Guido Liris ha rimarcato il valore strategico della prevenzione e della programmazione sanitaria, definendo PoliCardio un modello emblematico di come la telemedicina possa rispondere alle criticità di un sistema sanitario universalistico. Sulla stessa linea gli interventi degli assessori Roberto Santangelo e del consigliere comunale Leonardo Scimia, che hanno evidenziato la sinergia tra sanità e sociale e il ruolo della politica nel portare servizi innovativi ai cittadini, con particolare attenzione alle aree interne.
Dal punto di vista clinico, il cardiologo Pietro Rossi ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla nascita del progetto, ricordando i numeri rilevanti delle patologie cardiovascolari in Italia e l’importanza di incentivare i controlli periodici attraverso strumenti tecnologici in grado di superare l’inerzia comportamentale.
Ampio consenso è stato espresso anche dai rappresentanti delle istituzioni sanitarie, dell’Ordine dei Medici, del mondo delle farmacie e del sistema dell’innovazione regionale, che hanno evidenziato come la telemedicina possa contribuire a salvare vite, ridurre i costi e rafforzare la rete dei servizi. Particolare attenzione è stata posta al ruolo delle farmacie e dei tecnopoli come snodi fondamentali per la diffusione di soluzioni digitali e per la competitività del territorio.
Dalle testimonianze degli amministratori locali delle aree interne è emersa infine la valenza sociale di PoliCardio, visto come uno strumento concreto per contrastare l’isolamento, migliorare l’accesso alle cure e offrire nuove prospettive di qualità della vita nei piccoli comuni.
Un progetto che, come è stato ribadito più volte nel corso del convegno, unisce prevenzione, innovazione e prossimità, tracciando una direzione chiara verso il futuro della sanità abruzzese.


