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Polemiche sull’Abruzzo Rally, la denuncia di Sociali: “Chi abita il Parco ha solo divieti, per gli eventi patrocinati tutto è concesso”

Fabrizio Beltrame di Fabrizio Beltrame
24 Settembre 2025
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Avezzano. L’autorizzazione concessa all’“Abruzzo Rally Raid 2025” continua a far discutere. L’evento motociclistico, che nei giorni scorsi ha portato circa 60 moto da enduro a percorrere le strade bianche e le carrarecce del Parco regionale Sirente-Velino, è finito al centro delle critiche di associazioni e cittadini.

Tra le voci più dure c’è quella di Giancarlo Sociali, “Con rammarico e indignazione” dichiara, “prendo atto dell’autorizzazione concessa a un evento che ha permesso a centinaia di motocicli pesanti e rumorosi di attraversare il cuore del Parco. Noi residenti non possiamo accedere nemmeno con mezzi leggeri ed ecologici, eppure, quando entra in gioco la politica, le porte si spalancano”.

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Il cittadino contesta soprattutto la contraddizione tra i divieti imposti agli abitanti del territorio e le deroghe concesse a iniziative considerate di “turismo consapevole”. “Non è turismo sostenibile” aggiunge, “ma consumo del territorio”.

Sociali solleva anche il tema economico, evidenziando come tra quote di iscrizione, pacchetti con vitto e alloggio, sponsorizzazioni e contributi regionali il peso finisca indirettamente sui cittadini. «Così i residenti pagano di tasca propria chi viene da fuori a inquinare e degradare uno dei gioielli d’Abruzzo», accusa.

Il nodo principale, secondo l’autore, è politico: “L’associazione organizzatrice gode di appoggi che consentono deroghe e autorizzazioni impossibili per chiunque altro. La tutela ambientale, in questo caso, si piega a logiche di consenso e di visibilità”.

Sociali conclude chiedendo alla Regione e agli enti gestori del Parco di ripensare le politiche di fruizione, per restituire “coerenza e dignità a un patrimonio che appartiene a tutti, e non solo a chi ha le giuste raccomandazioni”.

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