Il partito democratico di Chieti in risposta alla richiesta di dimissioni di Febo avanzata da Zappone:
“La richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale di Chieti avanzata dal Consigliere di Forza Italia Damiano Zappone è del tutto pretestuosa, provocatoria e inaccoglibile.
Il fatto riveste estrema gravità dato che il Consigliere si esprime su fatti che, evidentemente, non conosce, essendo le indagini ancora secretate, né è dato di sapere il grado di coinvolgimento nelle ipotesi di reato contestate dello stesso Presidente Febo che, si suppone, in qualità di direttore dei lavori abbia rivestito un ruolo di garanzia e che per questa ragione, doverosamente, andava incluso dagli inquirenti nel quadro delle indagini, in assenza, tra l’altro, dell’adozione di misure cautelari di sorta.
I fatti su cui si indaga, tra l’altro, sono totalmente estranei dal ruolo politico e amministrativo di Presidente del Consiglio Comunale. Seguendo il ragionamento giustizialista, politicamente speculatorio e spregiudicato del Consigliere Zappone, che assolutamente si rigetta, per le medesime motivazioni si sarebbe dovuto dimettere il Presidente del Consiglio Regionale Sospiri, indagato su altri fronti. E’ triste vedere come esponenti dell’opposizione non abbiano altri argomenti se non quelli giustizialisti di primo grido, senza neanche avere la minima cognizione, come tutti del resto, considerato il segreto istruttorio, dei fatti accaduti.
Ancor più grave è la circostanza che questa arrembante richiesta di dimissioni provenga da un appartenente ad una forza politica, Forza Italia, che ha fatto del garantismo, nei decenni, il proprio cavallo di battaglia. Siamo sicuri che Febo chiarirà tutto il prima possibile nelle opportune sedi giudiziarie, le uniche deputate ad indagare e a decidere nel merito. Gli unici danni, si ricorda al Consigliere Zappone, sono quelli causati dalla sua compagine politica che ha portato Chieti al dissesto, accumulando un mare di debiti senza fare niente di buono per la città.”