Teramo. La Asl di Teramo ha presentato stamattina un corposo pacchetto di interventi, finanziati con fondi Pnrr, con cui cambierà radicalmente l’assetto dell’assistenza territoriale. “Anche alla luce dell’esperienza pandemica, la grande rivoluzione codificata dal Dm 77 assicurerà una maggiore prossimità dei servizi alla comunità.
I servizi sanitari saranno cioè più vicini al cittadino, con un cambio radicale della visione dell’assistenza rispetto a quella ospedalocentrica del passato. La Asl di Teramo è arrivata a un punto di svolta decisivo nel cambio di organizzazione dell’assistenza territoriale: grazie a fondi della Missione 6 del Pnrr abbiamo a disposizione 19 milioni di euro per la realizzazione delle nuove strutture di prossimità. Rispetto al trend nazionale siamo molto avanti: fra progetti già appaltati e altri che appalteremo a breve sono otto le opere pubbliche i cui lavori sono partiti o stanno partendo”, ha dichiarato Maurizio Di Giosia direttore generale della Asl di Teramo.
Le nuove strutture la cui realizzazione è prevista con fondi Pnrr sono gli ospedali di comunità, le case di comunità e le Cot, cioè le centrali operative territoriali. La Casa della comunità è il punto di riferimento continuativo per la popolazione. Al suo interno opererà un’equipe multiprofessionale. Le Case di comunità faranno parte di una rete territoriale con l’obiettivo di potenziare la sinergia tra ospedale e territorio. Nella Asl di Teramo verranno attivate 8 Case della comunità (Teramo, Montorio, Isola del Gran Sasso, Nereto, Martinsicuro, Roseto, Silvi e Bisenti). Sono iniziati i lavori in quella di Martinsicuro. È prevista invece la consegna dei lavori entro i primi di marzo per quelle di Bisenti, Isola e Montorio. Le Centrali Operative Territoriali: hanno la funzione di coordinare a livello distrettuale i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Nella ASL di Teramo verranno attivate 3 Cot (Teramo, Nereto e Roseto). I lavori per tutte e tre sono in via di ultimazione. Ulteriore struttura è l’Ospedale di comunità: sarà a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Nella Asl di Teramo verranno attivati due Ospedali di comunità (Teramo e Atri). Entro marzo saranno appaltati i lavori di quello di Atri. Tradotto in finanziamenti, tutto questo significa un investimento di 12,8 milioni per le case della comunità, 5,7 per gli ospedali e 475mila euro per le Cot.
Il dettaglio degli interventi (nelle schede allegate) è stato illustrato in conferenza stampa, alla presenza del direttore amministrativo Franco Santarelli e di quello sanitario Maurizio Brucchi, da Valerio Profeta direttore del dipartimento di assistenza territoriale e Andrea Di Biagio direttore del dipartimento tecnico logistico. “In sostanza doteremo la provincia di Teramo di una serie di strutture di nuova costituzione che, con i servizi già esistenti, creeranno un sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, sulla multiprofessionalità e sulla partecipazione integrata della componente socio-assistenziale”, ha concluso il direttore generale.