L’Aquila. Ho preso la mia decisione: smetto. Cosi Pierluigi Biondi, sindaco di Villa Sant’Angelo che da giorni aveva iniziato uno sciopero della fame. “Ci sono motivazioni di natura politica, fisica e familiare per cui mi sento in dovere di interrompere la protesta” e spiega: “Partiamo dalle questioni di “cuore”: in questi giorni sono stato letteralmente sopraffatto dall’affetto dei miei amici (ieri hanno rischiato in più occasioni di farsi cacciare in malo modo dal pronto soccorso, vista la folta pattuglia che ha stazionato vicino la barella) e anche da tanta gente che non conosco e che ringrazio di cuore… da ognuno di loro è arrivato l’invito a tenere duro ma, soprattutto, a stoppare il prima possibile lo sciopero della fame. Non è giusto continuare a tenerli sulla corda. Ci sono poi, le questioni fisiche: se aveste visto lo sguardo della dottoressa che mi ha visitato mentre mi intimava di ricominciare ad alimentarmi, avreste capito che non lasciava spazio a repliche. Ci sono, ancora, quelle politiche: mi assicurano (il sindaco dell’Aquila, in primis, ma anche altri) che la eco della protesta è arrivata a Roma, nonostante il premier Renzi abbia scelto la linea del silenzio (eppure è stato bombardato su mail, Twitter e Facebook), e di questo lascio il giudizio a tutti i cittadini dell’Aquila e del cratere, affinché se ne ricordino quando verrà in città a settembre, come ha promesso. Mi consola, però, il fatto che sono arrivati attestati di stima da CasaPound a Rifondazione comunista, passando per tutto ciò che c’è in mezzo: forse abbiamo colpito nel segno e risvegliato quel senso civico che mi sembrava un po’ sopito da qualche tempo a questa parte. Infine c’è il dato più strettamente intimo: ho fatto preoccupare fin troppo le persone che amo e, soprattutto, non volevo far partire con l’angoscia delle mie condizioni di salute la più piccola di casa Biondi, che da venerdì inizierà, insieme con il marito e i due bimbi, la sua avventura lavorativa a Madrid. Qualcuno magari mi considererà un cialtrone perché non ho portato fino in fondo questa iniziativa, ma sono pronto a prendermi anche le critiche. Un ringraziamento particolare va ai giovani di Villa Sant’Angelo, e agli altri che si sono aggregati, che hanno dato vita alla “staffetta del digiuno”, che invito a sospendere: hanno dimostrato che, a quell’età, non ci sono solo bamboccioni. In questo post non taggo nessuno, perché non ne avrei lo spazio sufficiente, ma a ognuno di voi che meriterebbe di apparire qui sotto va la mia gratitudine. “Sogna e sarai libero nello spirito, lotta e sarai libero nella vita”.